Nella “Busa degli orologi” riemerge la Grande guerra

REDIPUGLIA. Un progetto di cui si parla ormai da qualche anno e che, finalmente, questa primavera sarà realizzato a cura dell’organizzazione dei “Sentieri di pace” della Pro Loco di Fogliano Redipuglia nel quadro della valorizzazione ed utilizzo del territorio carsico. Un progetto che, nella sua specificità, punta a rendere fruibile un’altra, importante testimonianza della Grande Guerra. Si tratta di un nuovo sentiero attrezzato che partirà dal parcheggio alto del Sacrario militare, per arrivare direttamente, grazie anche al percorso pianeggiante che si sviluppa su una lunghezza di circa 2 chilometri, al complesso difensivo della “Dolina dei Bersaglieri”.
Sarà, questa, una comoda escursione che permetterà di visitare i due più importanti siti della prima guerra mondiale senza camminare lungo la strada asfaltata, rendendo così piacevole la passeggiata tra la naturale vegetazione carsica. Una realizzazione che riveste particolare importanza culturale, ma soprattutto storica, perché proprio a metà di questo percorso sarà possibile sostare in un’altra dolina non troppo profonda e nella quale insistono due postazioni di artiglieria pesante, ancora oggi visibili, come dimostra la documentazione fotografica recuperara dalla stessa Pro Loco foglianina.
Tutti gli abitanti del luogo riconoscono questo posto, o meglio sito, come la “Busa dei orologi”. E appare chiaro il riferimento alla conca della dolina e alla costruzione circolare dei basamenti dei cannoni, dove ancora sono evidenti le tacche di riferimento orientativo a 360°. I due basamenti sono inoltre circondati da una spessa cinta di protezione in cemento armato nei quali si trovano anche graffiti che probabilmente aiuteranno a conoscere il Corpo di artiglieria che operava dal 1914 al 1918 in queste zone.
Farà da paio alla più famosa e già fruibile da anni “Dolina dei Bersaglieri”. Quando iniziarono le ostilità sul fronte dell’Isonzo, la dolina faceva parte della linea trincerata austroungarica che, dalle alture a Est di Monfalcone fino al San Michele, difendeva il ciglione carsico. I reparti italiani dalla fine di giugno ai primi di luglio avevano risalito il ciglione da Polazzo e dalla pineta di quota 89, minacciando da vicino il complesso trincerato del monte Sei Busi. Nel corso delle operazioni della seconda offensiva, però, gli attacchi dei soldati italiani riuscirono a far arretrare le difese nemiche di un qualche centinaio di metri, occupando in parte l’altipiano che va dal monte Sei Busi alla Crosara di Polazzo per poi salire verso San Martino del Carso rimasta in mano austriaca. Nell’agosto del 1915 la dolina venne inglobata nel sistema trincerato italiano, che la trasformò in un punto di sostegno avanzato. Il recupero della dolina andrà a rendere ancor più preziosa la proposta storico-turistica che la Pro Loco di Fogliano Redipuglia sta da anni promuovendo, tanto da diventare leader di riferimento a livello internazionale per quanto attiene la realizzazione dei percorsi transfrontalieri e l’organizzazione di mirate iniziative turistiche finalizzate all’argomento della prima guerra mondiale. «Le iniziative a non finire – dice il coordinatore, Franco Visintin – sono andate di pari passo con il numero di visitatori, davvero molto importanti».
@luca_perrino
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