Nella carta-vini del Papa il Friulano di Tenuta Luisa

MARIANO. C'era un vino isontino ad accompagnare Papa Bergoglio nel corso del suo ultimo viaggio in Svizzera. In occasione del settantesimo anniversario del Consiglio ecumenico delle Chiese, comunità che riunisce 345 Chiese cristiane di oltre 110 Paesi e comprende luterani, riformati, anglicani, metodisti, battisti, ortodossi e altre comunità, il Pontefice è giunto a Ginevra con un volo effettuato con un Airbus A321 dell'Alitalia da Roma a Ginevra, e nella carta dei vini possibili da degustare durante il viaggio era presente anche una delle più note ed apprezzate produzioni dell'azienda Tenuta Luisa di Corona, frazione di Mariano del Friuli: il Friulano Doc Isonzo 2017, un vino bianco pienamente rappresentativo dell'enologia e della viticoltura della nostra regione.
Il cerimoniale papale ha infatti deciso come il Friulano dell'azienda marianese fosse il più adatto ad accompagnare il menu proposto sul volo papale, dove erano presenti anche il cardinale svizzero Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per l’Unità dei cristiani, monsignor Giovanni Angelo Becciu, il colonnello Cristoph Graf, comandante della Guardia Svizzera Pontificia, nonché Greg Burke, direttore della sala stampa della Santa Sede, oltre sessanta giornalisti, italiani e stranieri, che accompagnano il Pontefice nei viaggi internazionali. Il parterre di personalità e porporati che dunque hanno potuto conoscere da vicino il vino della Tenuta Luisa è stato ampio e qualificato.
Per l’azienda, non è una novità avere a che fare con nomi di grande rilievo: pochi mesi fa ha infatti ospitato in visita a Corona anche il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. Rappresenta una grande soddisfazione, dunque per la Tenuta questo nuovo riconoscimento dell’alto valore delle proprie produzioni e, in particolare, delle pregiate uve del Tocai friulano che hanno accompagnato il viaggio di Papa Bergoglio. «Quello che ha dichiarato il Pontefice durante il viaggio di andata, riferendosi alla società contemporanea, “Torniamo ad amare la fragranza genuina di quel che ci circonda”, sembra quasi riferito al nostro vino autoctono floreale e fruttato al naso, al gusto secco e moderatamente acido», è stato il commento di Eddi Luisa, uomo-guida dell’azienda assieme ai figli Michele e Davide. E proprio quest’ultimo, recentemente, era diventato anche un volto noto del piccolo schermo: aveva gareggiato con successo al reality contest “War of Wineries”, andato in onda a inizio anno su Real Time, esperienza che lo stesso Luisa aveva raccontato essere nata quasi per caso, ma che si è trasformata in un’ottima vetrina per far conoscere ed apprezzare ulteriormente gli ottimi vini dell’azienda famigliare.
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