Nella spiaggia di Marina Julia controlli dermatologici gratis

Laura Borsani

Parola d’ordine, prevenzione quando si tratta di tumori. In questo caso i melanomi, per i quali la nostra regione detiene la più alta incidenza in Italia. Rimane fondamentale porre un’adeguata attenzione. L’opportunità viene offerta dalla campagna di screening gratuito che oggi e domani, nella spiaggia di Marina Julia, permetterà ai bagnanti di sottoporsi ad una visita dermatologica a carattere preventivo.

All’ingresso del litorale, lo staff specialistico guidato dalla professoressa Iris Zalaudek, direttore della Clinica dermatologica di Asugi e Units (Università di Trieste), assieme alla Lilt Isontina, la Lega italiana per la lotta contro i tumori, presieduta dal dottor Michele Luise, eseguiranno i controlli, in forma quindi gratuita, in ambiti adeguati. In entrambe le giornate l’orario previsto è dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30.

L’iniziativa, come è avvenuto lo scorso 6 e 7 giugno scorsi sulla spiaggia di Grado, è frutto di una ormai consolidata “alleanza” tra Asugi e la Lilt, da sempre in prima linea nell’ambito della “battaglia” e prevenzione dei tumori maligni. Una campagna preventiva a “tutto tondo”, poiché accanto alle visite dermatologiche si affianca un altrettanto indispensabile attività informativa e di sensibilizzazione pubblica.

Con l’amministrazione comunale a sostenere e promuovere le “buone pratiche” di prevenzione, per le quali, nel caso proprio dei tumori alla pelle, relativi ai melanociti che possono dar luogo ai cosiddetti “nevi”, Monfalcone si è dotata di uno specifico ambulatorio, in affiancamento a Dermatologia.

Lo ha infatti precisato, ieri mattina, il sindaco Anna Maria Cisint, che assieme alla professoressa Zalaudek e al presidente della Lilt, Luise, hanno presentato la campagna di screening.

«L’iniziativa nasce dalla volontà di portare in città un ambulatorio per il controllo dei nei, che ora è presente, con aggancio alla Chirurgia plastica di Trieste, consentendo, unitamente al Servizio di Dermatologia, di dare ulteriore valore aggiunto al nostro territorio», ha osservato il primo cittadino.

Luise, da parte sua, ha sottolineato l’importanza di «persone che mettono a disposizione capacità e sapere per la comunità. Un aspetto che non si può certo dare per scontato considerando le difficoltà in ordine al reperimento di personale medico sanitario, e che va al di là delle istituzioni, trattandosi di attività volontarie». Ha quindi definito questa iniziativa un modo utile ad «abbattere le liste di attesa». Ed «è la prevenzione a fare la differenza», ha concluso ricordando che collaborazioni di questo tipo proseguiranno anche in futuro.

«La regione Friuli Venezia Giulia è particolarmente colpita rispetto ai tumori alla pelle, l’incidenza è la più alta a livello nazionale», ha fatto eco la professoressa Zalaudek, esperta di valenza internazionale. Ne ha spiegato anche il motivo: perché la popolazione «è molto mista rispetto al Sud Italia» e per la più alta aspettativa di vita, in termini di popolazione anziana. Nella due giorni a Grado, all’ingresso della spiaggia Git, durante le quali sono state visitate circa 600 persone, una su 80 aveva una lesione sospetta. La professoressa ha posto l’accento sull’«autoesame» rispetto a nei “anomali” ed “evoluzioni sospette” per i quali rivolgersi al medico di base, e, nell’eventualità, allo specialista. I nei si formano fino ai 40 anni di età, dopo i quali dovrebbero invece numericamente ridursi.

Riproduzione riservata © Il Piccolo