Nelle scuole slovene il 30% degli studenti da famiglie italiane

È in costante aumento il numero di genitori di madrelingua italiana che decidono di iscrivere i propri pargoli alle scuole slovene di Gorizia. I dati del rapporto Sola 2011, realizzato dall'istituto sloveno di ricerche SloRi, evidenziano come il 30 per cento degli oltre 1.600 alunni iscritti agli istituti sloveni dell'Isontino provenga da ambiti familiari non legati agli ambienti della minoranza. I motivi di questa scelta? Anzitutto, la prospettiva di far padroneggiare al bimbo, fin dalla tenera età, una lingua straniera. Ma non è l'unica ragione.
Per il secondo anno consecutivo, lo SloRi ha compilato un rapporto che restituisce una fedele fotografia dell'universo scolastico della minoranza attraverso l'analisi del trend degli iscritti negli ultimi tre lustri nelle scuole di ogni ordine e grado delle province di Gorizia e Trieste. I dati raccolti dal 1997 a oggi evidenziano un incremento delle iscrizioni alle scuole slovene dell'Isontino pari al 66 per cento: le scuole primarie hanno quasi raddoppiato il numero degli iscritti, passando da poco più di trecento a quasi seicento alunni (+89%); lievita anche il numero di iscrizioni alle medie inferiori (+103%), mentre appare più contenuto, seppur ugualmente rilevante, l'aumento per le scuole d'infanzia (+65%). Sostanzialmente stabile, infine, il ruolino degli istituti superiori (+14%).
Per elaborare i propri dati, lo SloRi si è affidato a un campione di 381 genitori con figli che frequentano una delle scuole slovene della provincia di Gorizia. Risultato: il 26% degli alunni proviene da famiglie con mamma e papà di madrelingua slovena, mentre nel 40% dei casi è soltanto uno dei due genitori a dichiarare di far parte della minoranza. Il dato più sorprendente riguarda bimbi e ragazzi che provengono da nuclei familiari interamente italiani, che compongono ben il 30% della popolazione studentesca delle scuole slovene goriziane: nel 2003 erano appena il 23%, mentre nel 1997 non superavano neppure la soglia del 10%. Un alunno su cinque non può vantare neppure un nonno di origine slovena, casistica questa che riguarda invece il 51% degli studenti. La prima edizione del rapporto Sola, pubblicata lo scorso anno, ha tentato di applicare i dati raccolti nelle interviste all'effettivo numero di iscritti alle scuole slovene isontine per l'anno scolastico 2010/2011: in base a questa proiezione, 359 alunni provenivano da famiglie slovene, 702 da nuclei familiari misti, 453 da famiglie italiane e 47 da ambiti di altre nazionalità.
Ma perché sempre più genitori scelgono di optare per un cursus studiorum sloveno per i propri figli? In cima alla lista di motivazioni, la convinzione che imparare fin da piccolissimi una lingua straniera possa ampliare le prospettive (anche professionali) del figlio, innegabilmente facilitato nel successivo apprendimento di altri idiomi. Ma non mancano altri aspetti di ordine pratico. Nonostante il boom degli ultimi anni, nelle scuole slovene le classi sono composte da un numero inferiore di alunni rispetto alla media degli istituti italiani: una situazione che agevola gli insegnanti, che possono così dedicare maggior attenzione nel percorso di apprendimento di ciascun alunno.
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