Nello squalo dell'Artico i geni della longevità

Il titolo di animale dell'anno 2016 spetta senz'altro allo squalo della Groenlandia, un animale che vive nelle fredde acque del mare Artico e può misurare più di cinque metri di lunghezza: è suo il record di longevità per un vertebrato, con più di quattrocento anni di vita. Alla scoperta, che ha avuto l'onore della copertina di “Science”, sono giunti un gruppo di biologi marini di Copenaghen misurando i livelli degli isotopi radioattivi del carbonio nel cristallino di questi animali. Il cristallino, la lente dell'occhio, è composta da una serie di proteine inerti che si formano durante lo sviluppo prenatale e rimangono poi inalterate durante il resto della vita. Misurando i livelli carbonio instabile nel cristallino, è stato quindi possibile risalire alla data in cui questa struttura si è formata, e quindi a quella in cui l'organismo è nato - il metodo è del tutto analogo a quello utilizzato dagli archeologi per la datazione dei reperti fossili.
La conclusione di questi studi è stata sorprendente: lo squalo della Groenlandia, che nasce con una lunghezza di circa 42 centimetri, continua ad accrescersi con un tasso di meno di un cm all'anno. Gli animali che hanno superato i cinque metri, quindi, sono nati prima del 1600. Nelle acque gelide dell'Artico, tutto sembra rallentato per questi animali, con le femmine che raggiungono la propria età fertile solo dopo aver compiuto i 150 anni.
Lo squalo della Groenlandia, però, non è il detentore del record di longevità assoluto. Questo spetta invece a una vongola artica, descritta nel 2013 da un'equipe inglese, che vive oltre 500 anni. Il freddo sembra giocare un ruolo fondamentale nel determinare la sorprendente lunghezza della vita in questi organismi, rallentando il metabolismo delle cellule. Ma, con ogni probabilità, il freddo attiva anche una serie di geni anti-invecchiamento specifici, che agiscono bloccando la funzione di molecole che danneggiano il Dna, eliminando le proteine malfunzionanti che si accumulano durante la vita e stimolando le difese contro le infezioni. La caccia a questi geni attivati dal freddo è cominciata, e alcuni di questi hanno già dimostrato la capacità di allungare la vita di alcuni animali semplici in laboratorio.
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