Nessun dietrofront sull’amianto respinta la mozione sulla revoca

Nessun passo indietro sulla revoca della costituzione di parte civile del Comune nei processi amianto che vedranno Fincantieri sul banco degli imputati, perché «cosa fatta capo ha». È questa in sostanza la tesi con cui il Pd, ResponsabilMente e Rifondazione comunista hanno bocciato, in modo compatto e senza tentennamenti, la mozione con cui la Lega Nord chiedeva al Consiglio comunale di impegnare il sindaco Silvia Altran a modificare linea per il futuro. «La mozione non rappresenta un percorso utile per la collettività», ha detto il capogruppo del Pd Paolo Frisenna, nel confermare il voto contrario del partito. Se realista e "utile" è la decisione assunta dal sindaco la scorsa estate (assieme agli assessori Omar Greco e Francesco Martinelli con l’astensione di Cristiana Morsolin), Rifondazione vigilerà comunque che le azioni e iniziative a favore della ricerca e dei malati volute dal sindaco si realizzino, come sottolineato dal capogruppo Alessandro Saullo.
«Sono tutte iniziative, però - ha obiettato il capogruppo di Fi Giuseppe Nicoli -, che potevano essere realizzate anche senza rinunciare alla costituzione di parte civile, visti anche gli euro in ballo. Con quella scelta, invece, si è dato un segnale di abbandono della comunità». Il capogruppo della Lega Federico Razzini, presentatore della mozione, si è detto profondamente deluso da un dibattito che «per la maggioranza è stato ammantato di ipocrisia». «Non mi si può accusare di aver mai dato giudizi preconfezionati su Fincantieri - ha aggiunto -, ma qui il Pd lo ha letto l’atto? Con l’accordo l’amministrazione ha avvallato la dichiarazione di totale non responsabilità di Fincantieri nelle morti per l’esposizione all’amianto». Astenuto Giovanni Iacono di Sel, al proprio fianco la Lega Nord ha trovato comunque tutta la minoranza presente (assente Cambiamo Monfalcone con Gianpiero Fasola e Luigi Blasig, come il consigliere del Misto Ciro del Pizzo e Loris Mosetti di Fi). Anche Claudio Martin dell’Idv, che pure si è trovato d’accordo col Pd che la revoca della deliberazione non avrebbe alcun effetto concreto. «Eppure la mozione ci dà l’occasione di dire alla giunta che i consiglieri sono espressione dei cittadini prima che dei partiti - ha spiegato - e che gli interessi dei partiti possono essere perseguiti solo se sovrapponibili a quelli dei cittadini e non viceversa. Ci dà l’occasione per dire che il Consiglio, se fosse stato investito della questione, avrebbe mantenuta ferma la sua posizione nel processo contro i responsabili dei danni perpetrati dall’uso dell’amianto in Fincantieri». «Li hanno uccisi di nuovo», così Anna Cisint, che prima della seduta aveva tenuto un nuovo presidio fuori dall’ex pretura con partiti di centrodestra, associazioni e cittadini. (la. bl.)
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