Nessuno si fa avanti alla nuova asta. L’Obelisco resta senza compratori
Nonostante il prezzo d’acquisto crollato a due milioni, spaventa sul mercato l’onere della riqualificazione

Silvano Trieste 16/07/2014 Park Hotel Obelisco
TRIESTE “Gara non aggiudicata”. L’interesse immobiliare ha il cuore di pietra. Non si fa commuovere dal progetto anni Settanta firmato da Gae Aulenti, nè tantomeno dai ricordi legati al console di sua Maestà britannica Francis Richard Burton, che circa 130 anni in quel luogo così ameno tradusse dall’arabo le “Mille e una notte”. Richiami letterari, architettonici, paesaggistici non bastano a convincere gli investitori a spendere due milioni per l’acquisto del rudere e a scommetterne una ventina per resuscitarlo da un degrado inarrestabile.
Anche l’ultima gara non ha dato gioia ai curatori del fallimento Gladstone, che da anni tentano di piazzare il compianto ex hotel Obelisco: edificio e appezzamento sono stati offerti a due milioni di euro ma ancora una volta nessuno si è fatto avanti. Il costo della redenzione è troppo elevato. Finora il turismo, che sembra il nuovo Eldorado dell’economia triestina, con aperture alberghiere e riqualificazioni in case-vacanze e b&b a tutta gallara, non ha nutrito nostalgia per l’antica stazione di posta, che ha smesso di ricevere ospiti negli anni Ottanta.
L’ultima proprietaria, la Gladstone, era partecipata dalla Norman95, società di gestione immobiliare facente capo a Massimo Cimatti e Corrado Coen, condannati lo scorso ottobre per bancarotta fraudolenta. Amministratore di Norman95, fallita nel 2011, era stato Fabrizio Palenzona, già vicepresidente di Unicredit. Curatori del fallimento Gladstone sono a Milano Patrizia De Cesari, Giorgio Canova e Andrea Carlo Zonca: dopo l’ennesimo esito negativo, valuteranno il da farsi, quando e come procedere con nuovi esperimenti d’asta. Si tenga presente che - rispetto alla prima stima pari a 4,6 milioni risalente al 2010 - il valore dell’Obelisco si è progressivamente deprezzato di oltre la metà del valore.
Sulla carta l’area sarebbe una ghiottoneria: la struttura edificata supera gli 8mila metri quadrati, campi da tennis e piscina si estendono per quasi 6 mila metri quadrati, il parco rasenta i 30 mila metri quadrati consentendo ampia opportunità di parcheggio. Ma, nonostante in passato i venditori siano stati contattati da operatori italiani e stranieri, finora nessuno se la è sentita di scommettere doppie cifre per recuperare il sito.
Così l’ex hotel Obelisco si iscrive a pieno titolo nell’elenco dei nobili edifici decaduti che faticano a trovare soggetti desiderosi di adottarli: non li ha trovati palazzo Dreher in pieno centro, non li ha trovati palazzo Carciotti sulle Rive. Li ha invece trovati l’ex Intendenza di finanza che accoglierà il più grande “quattro stelle” della regione. —
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