Neutralizzata dall’Esercito una spoletta inesplosa finita nel cavo di un albero

L’intervento dei guastatori nel giardino di un’abitazione. Bonificata anche una granata ritrovata in una vigna a San Floriano del Collio



La spoletta di un residuato bellico della Prima guerra mondiale ancora attiva è stata trovata dentro il tronco di un vecchio albero in via Don Bosco. Anche se per la posizione in cui si trovava era di fatto inaccessibile a chiunque, rappresentava comunque un pericolo per le persone e, per questo, sono intervenuti gli artificieri della Brigata “Pozzuolo del Friuli”.

A notare la spoletta al civico 103 di via Don Bosco è stato un uomo che nelle fasi di taglio del vecchio albero ormai secco piantato nel suo giardino aveva notato la presenza di uno strano oggetto e aveva allertato le forze dell’ordine.

La Prefettura aveva quindi pianificato l’intervento di bonifica e nei giorni scorsi il Team Cmd (Conventional munition disposal) del Terzo Genio guastatori di Udine, accompagnato dai carabinieri della stazione di Montesanto, si è presentato nel giardino dell’uomo e ha recuperato il residuato bellico che è stato identificato come una spoletta anteriore per un medio calibro di artiglieria di nazionalità italiana.

Su come la spoletta sia finità nel tronco dell’albero si possono fare solo supposizioni. Di certo non è volata nell’incavo della pianta a causa dell’esplosione dell’ordigno perché sarebbe stata proprio lei ad innescare la deflagrazione. L’ipotesi più probabile è che sia stato un collezionista che dopo aver trovato un ordigno inesploso e dopo aver rimosso la spoletta (operazione molto pericolosa), se ne è poi liberato gettandola nel tronco dell’albero e tenendo il corpo della bomba ormai inoffensiva.

Anche se l’esplosivo della sola spoletta di solito non provoca danni mortali, è però in grado di provocare ferire anche gravi e va quindi trattata come un ordigno pericoloso.

Una volta rimossa e messa in sicurezza, è stata quindi trasportata a Medea dove, sul greto del torrente Torre, è stata fatta brillare insieme ad un altro ordigno recuperato nella stessa mattinata a San Floriano del Collio.

Nel comune collinare i guastatori - sempre accompagnati dal personale della locale stazione dei carabinieri, sono entrati in azione al civico 29/A di località Scendina, dove nei giorni precedenti un contadino aveva allertato le forze dell’ordine insospettito dalla presenza di un presunto ordigno mentre lavorava il suo vigneto. Gli specialisti della caserma “Berghinz” di Udine hanno confermato la presenza di un ordigno bellico ancora attivo. In questo caso è stato catalogato come una granata di artiglieria calibro 75 mm (HE – alto esplosivo) di nazionalità austro-ungarica, anche questa risalente alla Prima Guerra Mondiale. —



Riproduzione riservata © Il Piccolo