«Nidi di rondine distrutti di continuo in centro a Muggia»

Denunciate nuove demolizioni delle “case” degli esemplari tutelati per legge in piazza Marconi. Intanto borgo San Rocco si sta ripopolando

MUGGIA

Il ritorno delle rondini e dei rondoni a Muggia sollevano nuovamente il tema della convivenza, non sempre felice, con questi iperprotetti e utilissimi uccelli.

Utilissimi perché una rondine, ogni giorno, arriva a divorare circa 6 mila insetti (un rondone addirittura oltre 10 mila).

Iperpotetti perché si tratta di volatili i cui nidi sono tutelati per legge e per la cui distruzione si incorre in un reato penalmente perseguibile.

Eppure, sono costanti le testimonianze di persone che assistono alla distruzione sistematica di nidi: uno di questi è il muggesano Danilo Bisiac, che tre anni fa aveva assistito alla rimozione e distruzione dei nidi collocati sotto la grondaia di un edificio che si affaccia nella centralissima piazza Marconi, «in pieno giorno e con l’ausilio di una motoscala». Distruzioni che, sempre a detta di Bisiac, «proseguono indisturbate ancora oggi, in quanto si notano sotto la grondaia dello stesso edificio due soli nidi superstiti di quelli realizzati l’anno scorso e numerosi altri distrutti».

Questo scenario, fino a pochi anni fa, si presentava anche a borgo San Rocco, da sempre colonia privilegiata di questi affascinanti volatili: «Purtroppo – racconta Silvana Di Mauro, presidente dell’associazione di volontariato Liberi di Volare – risale a due anni fa la distruzione di quasi tutti i nidi di rondine. Lo scorso anno abbiamo messo a dimora venti nuovi nidi e quest’anno altri ancora. Inoltre – conclude Di Mauro – un’altra importante modifica sarà quella che attueremo prossimamente sui portalampade sotto i portici del borgo, con le punte d’acciaio dei dissuasori per i piccioni che verranno ricoperte da una lastra sagomata in plexiglas». —





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