Nidi Rossa e Fly Arc accreditati porta aperta ai fondi regionali

Sia le strutture ma anche le famiglie possono chiedere i contributi per l’abbattimento delle rette mensili per i bimbi o per le spese scolastiche



«Ora è possibile svolgere le attività scolastiche e chiedere anche i contributi alla Regione poiché la documentazione presentata dal Comune è conforme alle regole e consegnata nei tempi e modi previsti dalla legge».

Lo ha comunicato l’ufficio dell’Istruzione dell’amministrazione di Staranzano poiché ha completato la cosiddetta Procedura di accreditamento dei nidi scolastici, comunale e privato, valida anche per tutte le strutture utilizzate bambini da zero a sei anni in base alla Legge regionale 208 del 21/9/2017 che ha avuto lo sviluppo normativo finale e definitivo con tutti i dettagli il mese scorso. Nella legge regionale è specificato che sono soggetti a regolamentazione anche i parchi giochi, le ludoteche in genere tutte le attività per questa fascia di età dei bambini.

Entro il 31 luglio, data di scadenza per la presentazione del plico delle dichiarazioni e autorizzazioni riferiti in particolare ai due nidi sul territorio di Staranzano correttamente accreditati.

Si tratta del nido comunale Guido Rossa che si trova in piazzale Unicef e quello privato della cooperativa Fly Arc situato in zona artigianale – industriale. I titolari di questo nido hanno dovuto trasmettere la documentazione prima al Comune che dopo averla verificata ha inviato entrambe le pratiche in Regione. Tale procedimento obbligatorio per i Comuni che svolgono determinati servizi i cui utenti sono bambini compresi nella fascia di età compresa tra zero e sei anni. Dopo aver avuto tutte indicazioni necessarie dal Comune, la Regione ha riconosciuto le attività e chi le svolge, inserendo gli utenti nell’elenco speciale regionale.

Nella procedura di accreditamento devono essere evase una serie di risposte in cui il sindaco e gli uffici competenti, dichiarano le caratteristiche delle attività svolte, le procedure di sicurezza e in allegato anche i piani pedagogico e didattico. Con l’accreditamento, quindi, i nidi sia il pubblico che il privato, possono chiedere alla Regione contributi e lo possono fare anche direttamente le famiglie per gli abbattimenti ad esempio delle rette mensili dei bambini iscritti o altri contributi scolastici.

Nella relazione inviata alla Regione, il Comune ha specificato tra l’altro di avere la presenza di materiali didattici, date di incontro tra personale e famiglie, norme di igiene, un piano di evacuazione e sicurezza, modalità assicurative per bambini, una programmazione delle attività educative/didattiche e un organismo di rappresentanza dei genitori. —



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