Niente auto sugli attraversamenti per le bici

Basta ambiguità nei tratti in corrispondenza degli attraversamenti delle piste ciclabili. D’ora in poi le regole sono chiare, seguendo quanto previsto dal Codice della strada, che detta le regole in ordine alla precedenza per gli utenti della strada.
L’articolo 40, comma 11, infatti, stabilisce che «in corrispondenza degli attraversamenti pedonali, i conducenti devono dare la precedenza ai pedoni, e analogo comportamento devono tenere i conducenti dei veicoli nei confronti dei ciclisti in corrispondenza degli attraversamenti ciclabili». In altre parole, tra auto e bici di fronte all’attraversamento ciclabile vale lo stesso diritto di precedenza nei confronti dei pedoni all’altezza delle strisce pedonali.
L’amministrazione comunale, pertanto, ha provveduto ad applicare il Codice rendendo inequivocabile il diritto di precedenza dei ciclisti adeguando la segnaletica orizzontale e verticale di tutti gli attraversamenti ciclabili della città. I primi a scomparire sono stati i cartelli di “fine pista ciclabile”, che inducevano a non pochi equivoci, con possibili rischi di investimento.
I punti più critici e controversi erano gli attraversamenti ciclabili in via Duca d’Aosta, via Parini e via Mazzini, dove è accaduto più volte che i ciclisti si trovassero di fronte all’arrivo degli automobilisti che, convinti di avere la precedenza, procedevano senza alcuna titubanza, costretti a bloccarsi all’improvviso per non venire travolti. Interessata all’adeguamento anche la provinciale 19 Monfalcone-Grado.
L’eliminazione dei cartelli di “fine pista ciclabile” è di fatto completato, come ha spiegato l’assessore alla Mobilità, Fabio Gon: «Sitamo ultimando l’intervento - ha infatti spiegato - in tutta la città, mettendo in sicurezza in particolare gli attraversamenti ciclabili più controversi e pericolosi. Si è trattato - ha aggiunto l’assessore - di un’operazione necessaria, al fine di adeguare la segnaletica lungo l’intera rete ciclabile che nel nostro territorio comunale è di 21 chilometri. Il tutto, considerando anche il fatto che nella nostra città è molto diffuso lo spostamento in bicicletta, che la nostra amministrazione peraltro sostiene, in alternativa all’utilizzo dei veicoli, unitamente al trasporto pubblico».
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