Niente doppia indennità al commissario

GRADO. Anna D’Angelo si tiene l’indennità base da commissario. L’attuale commissario straordinario del Comune di Grado, subentrata a Claudio Kovatsch che aveva retto il medesimo incarico nei mesi precedenti, ha deciso di rinunciare alla possibilità del raddoppio del proprio compenso mensile. È la stessa decisione presa dal predecessore, non appena insediatosi in Comune nell’agosto dello scorso anno per prendere in mano le redini dopo l’affondamento del governo comunale a guida Edoardo Maricchio. Solo che mentre per Kovatsch si trattava comunque di un lungo periodo, per Anna D'Angelo si tratta di poco più di un mese.
Entrambi i commissari hanno dunque rinunciato a quanto di norma percepisce in più il sindaco per i quale, proprio per i Comuni fra 5 e 10mila abitanti, la giunta regionale ha stabilito che l’indennità sia di 1.945 euro lordi. Ma per i Comuni a economia turistica e più precisamente quelli che rispecchiano la condizione che il numero di turisti residenziali nell’anno sia pari ad almeno 10 volte il numero della popolazione residente nel territorio comunale, è previsto un aumento dell’indennità del 100 per cento. In poche parole al sindaco spettano 3.890 euro lordi di indennità mensile. Anna d'Angelo, dalla sua nomina risalente al 2 maggio scorso, ha però voluto rinunciare al raddoppio.
Sempre per quel che concerne i costi per il Comune, l’unica differenza fra commissario e sindaco è il rimborso delle spese di viaggio. In base al decreto di nomina e alla normativa vigente in materia, così è spiegato nella delibera dirigenziale a firma del segretario comunale Santi Terranova, in tema di “rimborso spese di viaggio Commissario straordinario”. Al Commissario stesso viene applicata la normativa vigente per gli amministratori dell’ente commissariato. La deliberazione della giunta regionale n.1193 prevede, infatti, che “agli amministratori che risiedono fuori dal territorio del comune ove ha sede l’ente presso il quale svolgono la propria funzione, spetta il rimborso delle sole spese di viaggio effettivamente sostenute per la partecipazione a ognuna delle sedute dei rispettivi organi assembleari ed esecutivi, nonché per la presenza necessaria presso la sede degli uffici per lo svolgimento delle funzioni proprie delegate”.
Insomma per una decina di mesi dalle casse comunali sono usciti decisamente meno fondi di quelli che normalmente si spendono con un’amministrazione in carica che oltre al sindaco prevede anche quella degli assessori oltre ai gettoni di presenza dei consiglieri. Con un calcolo approssimativo dall’agosto dell’anno scorso a quando sarà eletto il nuovo sindaco il 5 giugno prossimo, Grado, fra indennità del sindaco, degli assessori e i gettoni di presenza dei consiglieri, ha risparmiato circa 100mila euro. Da quest’importo c’è da togliere unicamente la voce delle spese di rimborso spese di trasferta del commissario che si aggirano complessivamente, sempre calcolando circa 10 mesi di attività fra i due commissari, a circa 4mila euro.
@anboemo
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