«Non ho chiuso occhio E sono solo all’inizio»

«Umberto Eco? È un autore che non abbiamo proprio affrontato durante l’anno», confessa Antonella Maila Cavallo, della V B del liceo Dante, la prima ad uscire dalla prova d’italiano con un’espressione piuttosto soddisfatta. «Ho scelto ugualmente quella traccia - racconta la studentessa - perché l'analisi del testo di solito mi riesce bene. Ho puntato sull'argomento più che sull'autore, così sono riuscita a svolgerlo. D'altra parte le domande non erano difficili, tutte le risposte si potevano rintracciare nel testo. Ma stanotte - confessa - non ho chiuso occhio e non voglio neppure pensare alla notte che precederà la terza prova». Antonella, come tutti i suoi compagni, ha consegnato ieri la sua tesina in Power Point alla commissione: «Ci siamo dilettati a preparare i nostri Power Point, sperando che così la presentazione risulti un po’ più animata e i membri della commissione si annoino meno. Io porterò una tesina sull'ateismo e il razionalismo, il rapporto tra fede e ragione, in particolare in riferimento al Novecento». Antonella, che poi vuole proseguire il suo percorso a Trieste, iscrivendosi a Giurisprudenza, sarà tra le prime a terminare gli esami: «Con la mia classe dovremmo finire gli orali entro il 2 luglio. Poi ho davanti un'estate e un viaggio di matura a Malta con le mie amiche».
È andata davvero bene anche a Lucrezia Svetina, della V D del Carducci: il tema della sua tesina era esattamente lo stesso proposto dalla traccia dedicata all'avventura dell'uomo nello spazio, perciò la scelta è caduta sul saggio scientifico, che le ha consentito di prendere i fantomatici due piccioni con una fava. «Ho riproposto alcuni temi trattati nella tesina - racconta -, partendo dalla rivoluzione astronomica, con Copernico, Keplero e Newton, e sviluppando poi il tema dell'avventura nello spazio. Ma in italiano di solito vado bene, a intimorirmi di più sono la terza prova e l'orale». Quanto alla preparazione fornita dai professori Lucrezia si dice soddisfatta: «È stata adeguata, in classe ci sono state proposte molte simulazioni e anche le verifiche ordinarie le abbiamo svolte come fossero prove d'esame». Dopo la matura Lucrezia però non si prenderà grandi pause: «Resterò a Trieste, perché voglio iscrivermi a psicologia e dovrò studiare per le prove d'ammissione».
«Con l'italiano non vado a nozze - confessa francamente Martina Zoch, della V C del Carducci -, ma le tracce non erano troppo difficili. Ho scelto quella sulle avventure umane nello spazio, perché l'ho trovato interessante. L'ho sviluppato collegandomi anche alla fantascienza e interrogandomi su quanti temi "fantascientifici" diverranno realtà in futuro. Ma a spaventarmi di più è la seconda prova, che per noi sarà d'economia, e la terza: si prospettano giorni difficili e notti insonni». «No, non ho dormito per nulla stanotte», dice Jennifer Elgeri, della V B del Carducci: lei è stata tra i pochi che hanno scelto il tema storico, sul voto alle donne. Nella sua classe anche Gaetano Smeriglio, che invece ha optato per il tema sulle avventure nello spazio, mentre la compagna della 5 A Elisa Rossetto si è buttata sul tema dedicato ai confini. «È andata meglio di quanto pensassi - dichiara Thomas Rizzotto, della V R del Carli -: tra tante una traccia buona la trovavi. Io ho scelto quella dedicata al rapporto padre figlio, che proponeva estratti piuttosto tragici: mi sono concentrato perciò sulla contrapposizione tra la famiglia patriarcale e quella odierna». (g.b.)
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