Notte di paura in centro prende fuoco un palazzo tanto fumo, 22 sfollati

Erano quasi tutti sintonizzati sulla prima puntata del Festival di Sanremo quando l’inferno di fumo si è scatenato, dopo le 22.30, nello stabile a cinque piani di via Ceriani, la zona a traffico limitato in centro storico. Prima è andata via, inspiegabilmente, la corrente elettrica su tutto l’isolato. Poi, quando i condomini al civico 3 hanno impugnato la maniglia della porta per aprire l’uscio e dirigersi verso i contatori al pianoterra, dove di solito si guarda in caso d’improvviso blackout, un’impressionante colonna di esalazioni si è sprigionata invadendo corridoi, saloni, cucine. Una coltre nera che ha reso invisibili perfino i gradini delle scale, impedendo a chi stava ai piani superiori di scendere e di fatto imprigionandolo tra le quattro mura.
Scarsissima visibilità, quindi, ma soprattutto aria irrespirabile ovunque e odore acre a bruciare le narici. Una puzza che, ancora ieri mattina, si avvertiva nitidamente fino alla biblioteca, situata a una cinquantina di metri di distanza dal condominio. Alla fine, 22 le persone evacuate che hanno trovato riparo negli alberghi della zona (Excelsior, Caravella, Furlan) su regia dell’amministrazione comunale. Otto, tra cui un bambino di 8 anni, quelle finite in piena notte al Pronto soccorso del San Polo per sospetta intossicazione. Tutte sono state sottoposte a flebo e carbossiemoglobina, esame che monitora il livello di monossido di carbonio nel sangue. Riscontrati valori praticamente irrisori – come reso noto dai sanitari –, sono state dimesse alle prime ore dell’alba. Bambino compreso, per il quale in un primo tempo si era temuto il ricovero nella camera iperbarica del Burlo, rivelatosi per fortuna non necessario.
Notte di paura e panico, dunque, nella Ztl. Con uomini e donne che dal quarto piano urlavano dal balcone chiedendo aiuto. E pompieri che, in braccio, portavano giù il bambino di 8 anni e poi invece, per mano, accompagnavano lungo le scale anziani e adulti, comprensibilmente sotto choc, verso la salvezza. Fondamentale l’intervento tempestivo dei Vigili del fuoco, intervenuti dal distaccamento di Monfalcone e anche dal comando di Gorizia, con un mezzo Auto pompa serbatoio, l’autobotte e l’autoscala. La decina di uomini ha in breve tempo avuto ragione delle alte fiamme sprigionatesi al pianoterra e che già lambivano i primi appartamenti al livello superiore, attraverso il vano scale. Quindi, valutate le condizioni di sicurezza, i pompieri hanno condotto fuori tutti. Impressionante la scena di uomini e donne in pigiama o tuta che, alla spicciolata, con la mascherina alla bocca, raggiungevano finalmente la strada, dove altri cittadini, giunti da diverse zone, si erano radunati a osservare cosa stesse succedendo.
Decisivo anche l’apporto del 118 e dell’Arma, piombata quasi simultaneamente con due pattuglie in via Ceriani: i carabinieri hanno transennato la Ztl, interdetto temporaneamente anche la vicina via 9 giugno e coadiuvato i soccorsi.
Sulle cause dell’incendio, ancora tutto da chiarire. Secondo le prime ricostruzioni le fiamme sono partite da un armadio in legno all’ingresso, posto sulla sinistra, all’interno del quale si trovavano quadri elettrici e contatori dell’Enel. Tutto andato praticamente distrutto. Di ieri mattina, infine, la bonifica dei vigili, coordinata sul posto dal caposquadra di turno, Luca Tarlao. —
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