Nove anni, chiama il 113 di notte: «Sono sola, mamma è andata via»

«Pronto polizia, sono sola in casa. La mamma è sparita».
A pronunciare queste parole è stata l’altra notte una bambina di 9 anni. Era disperata. Poco prima, attorno a mezzanotte, si era svegliata di soprassalto dopo essersi addormentata attorno alle 21 nel lettone, assieme alla mamma.
Ma all’improvviso la piccola si è trovata da sola nel cuore della notte. Si è accorta che stava abbracciando il cuscino. Ha provato con la mano a cercare la madre, ma lei non c’era. Il letto era vuoto.
Così ha acceso la luce e ha avuto la conferma di ciò che temeva. Ha chiamato la mamma a gran voce, ha urlato. Non ricevendo risposta la piccola si è alzata e ha girato per la casa: non c’era nessuno. La mamma se n’era andata via. Non c’erano nemmeno più i vestiti.
Allora, non sapendo più cosa fare, la piccola ha chiamato la polizia. Ha preso il telefono e ha digitato il 113. Appena hanno aperto la comunicazione dalla sala operativa ha parlato: «Venitemi ad aiutare». Poi, piangendo, ha agiunto: «Sono sola». Il poliziotto ha cercato di tranquillizzarla e le ha chiesto l’indirizzo. E la bambina ha dato le indicazioni corrette per arrivare a un indirizzo del rione di Roiano. Appena ha messo giù il ricevitore ha chiamato anche il padre che - essendo separato - vive in un altro alloggio. «Papà, vieni. La mamma è sparita. Non c’è più».
Dopo pochi istanti sono arrivati gli agenti di una pattuglia della squadra volante. Sono saliti fino al piano in cui si trova l’appartamento. La bambina era spaventata: quando ha visto il padre, giunto nel frattempo, lo ha abbracciato e si è rimessa a piangere.
Nel frattempo dalla sala operativa l’operatore ha tentato di contattare al cellulare la donna, rintracciandola solo qualche tempo in piazza Tra i Rivi. Così attorno all’una la madre ha fatto rientro a casa. Era completamente ubriaca. Gli agenti e l’ex marito che era con loro davanti alla porta dell’appartamento ne hanno notato l’andatura barcollante. Aveva gli occhi arrossati e faceva difficoltà a parlare proprio per il suo stato di etilismo.
A questo punto la piccola è stata affidata al padre. Si è fatta la valigia mettendoci dentro alcuni abiti, il pigiama e una bambola. E se n’è andata a casa con il papà. E ha finalmente sorriso dandogli la mano.
La piccola - si è saputo - era stata affidata congiutamente ai genitori. Ma era stata scelta la casa della madre come residenza. La bambina ha poi raccontato ai poliziotti che la mamma, prima di andare a coricarsi con lei, si era trattenuta in cucina con un amico.
Sull’episodio è stato inviato un rapporto alla Procura della Repubblica. L’accusa ipotizzata è abbandono di minore.
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