In tremila sulla Rocca per le Nozze carsiche tra Tina e Thomas
Alta partecipazione alla cerimonia in chiesa sulla rocca di Monrupino, che ha visto anche la presenza della presidente slovena Nataša Pric Musar

Sono state circa tremila le persone che si sono radunate a Monrupino per essere presenti al momento clou delle “Nozze carsiche”: il sì con scambio degli anelli tra Tina Forčič e Thomas Velikonja.
Si stima che ai 1.200 figuranti in costume tradizionale, sulla rocca e nei suoi dintorni, domenica mattina si siano affiancate quasi duemila persone. Dopo la cerimonia, quando la coppia è scesa accompagnata dal lungo corteo nuziale, chi non è salito fino al piazzale della chiesa ha atteso gli sposi a bordo strada per salutarli e festeggiarli.

Per assistere al principale evento culturale della comunità slovena del Carso, c’è chi è arrivato da oltreconfine e chi è venuto apposta dal Veneto. Come era accaduto nell’ultima edizione – quella del 2022 – anche quest’anno all’appuntamento ha presenziato il presidente della Repubblica di Slovenia. Come prima di lei aveva fatto Borut Pahor, anche Nataša Pirc Musar ha sottolineato l’alto valore simbolico dell’iniziativa che, da un lato, ha permesso di recuperare un’antica tradizione locale e, dall’altro, ha permesso di stringere ancor di più i legami tra l’Italia e il suo Paese.
«Sono molto felice che si mantengano queste tradizioni e che dopo tre anni le nozze carsiche siano state fatte di nuovo», ha detto Pirc Musar al termine della cerimonia, appena dopo aver incontrato gli sposi.
In vista dell’incontro che avrà la prossima settimana a Capodistria con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la presidente ha quindi aggiunto: «Questa è una bellissima dimostrazione di collaborazione tra i due popoli, è un evento che dimostra come le nostre nazioni possano convivere e collaborare. Sono molto felice per la visita della prossima settimana del presidente Mattarella in Slovenia, quando insieme inaugureremo la nuova scuola elementare e il liceo di Capodistria. Sarà una nuova testimonianza di come i nostri due popoli possono vivere insieme e collaborare».
Prima di raggiungere gli sposi, Pirc Musar ha visitato la Casa carsica accompagnata dal sindaco di Monrupino Tanja Kosmina. Con lei erano presenti, tra gli altri, la ministra alla Cultura slovena Asta Vrecko con la sottosegretaria Vesna Humar, l’ambasciatore sloveno a Roma Matjaž Longar e il console generale sloveno a Trieste Gregor Šuc, ma anche la senatrice Tatjana Rojc e l’assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti.
«Le parole della presidente della Slovenia testimoniano un sentimento che la Regione condivide pienamente: la consapevolezza che eventi come quello di oggi rappresentino un ponte di amicizia tra i nostri Paesi e un’occasione per ribadire il valore della multiculturalità e del plurilinguismo come ricchezza straordinaria», ha detto Pierpaolo Roberti, aggiungendo poi: «Ho particolarmente apprezzato che la presidente abbia rimarcato l’impegno a trasmettere ai giovani l’idea che la convivenza di culture e lingue diverse sia una risorsa e il suo auspicio affinché Italia e Slovenia non siano solo vicini di casa ma solidi amici».
Dal canto suo, la senatrice Tatjana Rojc, che ha fatto da traduttrice per la presidente Pirc Musar, ha aggiunto che partecipare alle Nozze carsiche con sloveni e italiani «che dimostrano attenzione per il carattere e la particolare identità culturale di questo territorio», è per lei motivo di gioia e di orgoglio: «La festa – ha detto la senatrice – è l’occasione per riconoscersi in usanze e costumi, cibi e vini, lingua e natura che esprimono la continuità secolare della gente slovena e il loro legame con il patrimonio delle antiche tradizioni». Rojc ha quindi aggiunto: «Le migliaia di persone presenti hanno testimoniato un interesse che supera il recupero etnografico e diventa appuntamento di rilievo turistico e istituzionale».
Il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, giunto direttamente alla Rocca di Monrupino, ha parlato infine di «una splendida manifestazione» e, come lui, hanno apprezzato il contesto anche i visitatori esterni.
Nonostante siano state poche le persone che fisicamente hanno potuto partecipare alla cerimonia, fuori dalla chiesa si è radunata una folla che ha applaudito e festeggiato Tina e Thomas prima e dopo il rito religioso. Ai 1.200 figuranti in costume tradizionale si sono affiancate persone di tutte le età.
C’è chi è arrivato a piedi al seguito del corteo e chi è arrivato con largo anticipo già alle 9.30, ma c’è anche chi ha scelto di salire in bicicletta. La temperatura calda, ma non caldissima, ha reso piacevole l’attesa anche per chi indossava i pesanti abiti in panno. Dopo infinite fotografie, molti brindisi, tanti balli e sorrisi, ora la comunità di Monrupino può già cominciare a pensare alla prossima edizione delle Nozze carsiche.
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