Nozze in casa Illy: Daria, «sì» anche in inglese all’amico di scuola ritrovato

Colpo di fulmine per la figlia dell’ex presidente della Regione: in 4 mesi all’altare con Andrea Babos
Riccardo e Daria Illy
Riccardo e Daria Illy
Più che un matrimonio, quasi un «rave». Difficile da trovare, chè il municipio di Duino Aurisina sfugge anche ai navigatori satellitari più aggiornati, singolare nella scelta, nella giornata più addormentata dell’anno. Daria Illy, 31 anni, figlia unica di Riccardo, ex presidente della Regione ed ex sindaco di Trieste, conferma la vena «ribelle» di famiglia, seppur allineandosi alle scelte del padre. Lui si era sposato a 22 anni con Rossana Bettini, dopo un fidanzamento-lampo di due mesi? Lei lo segue quasi a ruota e impalma il triestinissimo Andrea Babos, 33 anni, ingegnere ambientale «ritrovato» quattro mesi fa dopo una vita condotta tra Cattolica e Milano, per sublimare la sua prima laurea in Scienze motorie (l’ex Isef) nei suoi due centri di «personal training».


Ma gli Illy, prima o poi, tornano a casa e alla famiglia-azienda. E Daria, che aveva iniziato a preparare la sua seconda laurea in Scienza dell’alimentazione sul tema «Caffè e salute» col nonno Ernesto, capostipite della dinastia, non fa eccezione. In pochi mesi dal ritorno a casa ha maturato quindi l’ingresso in fabbrica, ramo Università del caffè, la facoltà seguita con particolare attenzione dal «brand», trovato un marito e ricucito antichi rapporti. Con gli amici della «International School» di Opicina, in primis, come ricorda in una delle cerimonie più simpaticamente informali mai viste, l’amica di sempre, Roberta Terpin. Andrea era uno di questi. Uno che aveva dato chiari segni di inquietudine, legge Roberta, quando a scuola era comparsa quella bimba «dai capelli quasi bianchi tanto erano biondi». E che, in un lasso di tempo ridottissimo, ha riscoperto la donna della sua vita. «Una fiaba moderna» la definisce Giorgio Ret, sindaco di Duino Aurisina, dichiaratamente entusiasta di ospitare la cerimonia dei suoi nuovi concittadini (vivranno in una casetta a ridosso dell’ex discoteca Nepenthes) e di onorare così l’antica amicizia con Illy.


Sul palco, con sentita partecipazione della quarantina di invitati, si alternano le memorie dei testimoni (Giulia Marangoni per la sposa, la sorella Paola per lo sposo), mentre attorno c’è una vistosa mancanza. Eccezion fatta per la nonna Anna, non c’è traccia di «vip». Un buon 90 per cento dei presenti, anzi, è riconducibile agli amici della coppia (anche quelli virtuali scoperti su Facebook). Niente di che stupirsi, trattandosi degli Illy. La stessa scelta dei vestiti sembra rispondere a un rigore non scritto. Abito bianco corto per lei, di stilista non pervenuto, pre-tight per lui. E a ricordare come l’«Ist» (International school of Trieste) sia stata galeotta arrivano anche le reciproche promesse. Addirittura in inglese, con traduzione, da parte di lei, più diretta da parte di lui.


Riccardo Illy, che segue sull’improvvisato palco il padre dello sposo, uscito dal ring della politica a denti stretti appare ringiovanito e rilassato. Oltrechè divertito. Scherza con Ret, «perchè da sindaco in questo stesso tempo avrei celebrato almeno tre matrimoni», ricorda che gli sposi hanno preferito il 1° gennaio «per sfuggire al 2008 bisestile» e di aver detto in passato alla figlia, insicura, che «finchè persistono i dubbi è difficile poter dirsi innamorata». Problema risolto, pare.
Argomenti:daria illy

Riproduzione riservata © Il Piccolo