Nuotatrice, subacquea, istruttrice Una vita intera tra mare e piscina

Ex insegnante di educazione fisica, residente a Barcola da tempo In molti la ricordano per la grinta e la passione per sport e viaggi 

il ricordo



Il suo angolo preferito d’estate era il moletto all’ingresso di Miramare. Lì stava a contatto con l’acqua, la sua grande passione.

Ci andava in bicicletta, percorrendo tutto il lungomare di Barcola, dove viveva da tempo. Perché Maria Barbara Durante, un bel volto dai tratti bizantini, era molto attiva e già da giovanissima aveva praticato tanti sport, guadagnandosi l’alloro di campionessa europea di nuoto pinnato e ottenendo ottimi risultati nell’atletica leggera e nel basket. Alta, snella, la donna era nata a Trieste il 9 marzo 1950. Qui aveva frequentato le magistrali, perfezionando l’amore per lo sport all’Istituto superiore di Educazione fisica di Bologna, che raggiungeva da Venezia, dove era andata ad abitare. Si era subito distinta nell’apnea, risultando tra le prime donne a scendere sotto i 60 metri. Istruttrice all’avanguardia, si era dedicata all’orientamento subacqueo e anche alla riabilitazione psicomotoria con l’uso della camera iperbarica. Dopo un periodo al Sud, aveva insegnato Educazione fisica al Deledda e nuoto sincronizzato alla piscina Bianchi e all’hotel Greif e, negli ultimi anni, pilates.

Appassionata e seria sul lavoro, i suoi allievi la ricordano per la grinta e la motivazione che riusciva a trasmettere. Amante dei viaggi, si documentava prima di partire: una delle ultime mete era stato il cammino di Santiago. Madre di Ariella e Filomena, nate dal matrimonio con il campione del mondo di pesca subacquea a squadre, Arturo Santoro, aveva vissuto per un periodo con lui alle Tremiti. Si era poi trasferita nuovamente a Trieste con le figlie. «Per me è stata una figura importante – racconta commossa Orietta Marin – soprattutto nei momenti più critici, mi è stata sempre accanto. Una grande amica anche per mio marito Piero Trebiciani, e una grande persona».

Franco Del Campo, direttore del Centro federale Fin, proporrà al Comitato regionale di effettuare un minuto di silenzio durante le gare regionali di nuoto nel prossimo weekend: «Aveva nuotato con noi ed era stata anche nostra istruttrice, parte integrante del gruppo. Siamo colpiti e vicini alla famiglia». —



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