Nuova perizia sul rogo in casa a San Pier

SAN PIER D’ISONZO. Sarà una perizia tecnica, che verrà conferita dal sostituto procuratore Paolo Ancora, a fare piena luce sul devastante incendio scoppiato una settimana fa a San Pier d’Isonzo, costato la vita a un pensionato 77enne, Luigi Silvano Zandomeni. La Procura della Repubblica di Gorizia, sul caso, ha già aperto un fascicolo di inchiesta a modello 45, cioè senza ipotesi di reato e indagati. I vigili del fuoco hanno depositato lunedì, a cinque giorni di distanza dal tragico accadimento, una relazione frutto di quanto accertato a seguito di ripetuti sopralluoghi nella villetta di via 25 aprile, ancora sotto sequestro.
Ma stando a indiscrezioni pare che a breve il magistrato che sta seguendo da vicino le indagini affidate al Comando di carabinieri di Gradisca, competente per l’area, nominerà un perito per stabilire le cause del rogo, a oggi ancora ignote sebbene vi siano alcune piste seguite dagli inquirenti. Alla luce della scelta del professionista incaricato si potrà capire su quale filone d’approfondimento intende proseguire la Procura. Dovesse, per esempio, stabilire di nominare un esperto di impianti elettrici, allora vorrebbe dire che è orientata sull’ipotesi di un corto circuito, a oggi non scartabile a priori. Ma è ancora assolutamente prematuro trarre conclusioni.
A oggi, anche se non ufficialmente archiviata, l’unica pista escludibile pare essere quella del dolo, dal momento che non è stato rinvenuto sulla scena alcun elemento atto a supportarla. Accreditata, invece, la possibilità di un evento non volontario. Il punto d’origine del fuoco è stato individuato al pianoterra dell’abitazione, nel soggiorno, la stanza in cui peraltro è stato rivenuto, riverso a terra, il corpo del povero Luigi Silvano Zanodomeni, padre di Fulvio e zio del sindaco Riccardo. L’ambiente, che ospitava anche un caminetto, risultato più devastato dalle lingue di fuoco. Affetto da qualche piccolo problema deambulatorio, conseguenza anche dell’età, il pensionato viveva perlopiù in quell’ala della villetta, sviluppata su livelli. I familiari, proprio per risparmiargli la fatica quotidiana delle scale, visto che il 77enne vedovo era afflitto da problemi cardiaci e portava un pacemaker, avevano inserito un letto al pianoterra. Così l’anziano, comunque pienamente autonomo, poteva avere a disposizione su uno stesso livello cucina, bagno, soggiorno e giaciglio. Ma è possibile che l’incendio si possa esser sviluppato da una pentola scordata sul fornello o, ancora, da una sigaretta lasciata incautamente accesa? Risposta negativa in entrambi i casi: la cucina si trovava in un’area distante da quella risultata più danneggiato e Zandomeni non aveva il vizio delle sigarette, anzi le detestava. Viene soppesata pure l’eventualità di un malore sopravvenuto prima del rogo: per questo la Procura ha disposto subito l’autopsia sul corpo della vittima, effettuata sabato all’obitorio del San Polo. Gli esiti, trattandosi di un’analisi complessa, non saranno presto a disposizione. Lunedì, invece, si è avuto il rilascio del nulla osta ai funerali, che si celebreranno oggi alle 11 nella chiesa parrocchiale di San Pier d’Isonzo.
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