Nuovi posti alla Desio Progetto da 5milioni
PALMANOVA. Cinque milioni di euro per la riqualificazione della Casa di riposo del centro storico. Un nuovo edificio prenderà il posto dell'ex struttura dell'Italgas, acquistata anni addietro dall'Istituto, che consentirà di ampliare l'offerta di posti per i non autosufficienti. Botto del cda della "Ardito Desio" a poco più di un mese dal termine del mandato. Come ha rilevato il presidente Flavio Zanus al Consiglio comunale, chiamato ad approvare le linee di indirizzo sulla futura progettualità della Desio, in merito alla nuova disciplina regionale in materia di assistenza socio sanitaria e assistenziale, questo intervento consentirà di ottenere ulteriori 62 posti letto per una miglior ridistribuzione degli ospiti che arriverebbero così a 120. L'intervento è molto articolato, la struttura che dovrebbe sorgere al posto dell'ex Italgas, sarà edificata su tre piani in superficie per i 62 nuovi posto letto, ed uno interrato dove avrebbero sede tutti i servizi di supporto ai pazienti, compreso un salone di parrucchiere ed un'officina. L'edificio sarà completamente autonomo ma collegato a quello esistente attraverso un tunnel che passerà sotto la strada. Si pensa di acquistare anche un'area dell'ex centro "Stare insieme", di proprietà dell'esercito, per un ulteriore collegamento, questa volta in superficie, tra l'edificio e la piazzetta di sestiere Garibaldi. Contestata dall'opposizione la scelta di Zanus, che fa parte del gruppo consiliare misto e della stessa maggioranza, di porre ai voti la delibera. Infatti, secondo la minoranza, se da un lato pare corretta la presentazione di un'ipotesi progettuale per la Desio, dall'altra non sembra affatto opportuna e tanto meno necessaria una decisione così importante alla scadenza del mandato dirigenziale dello stesso Istituto. Il direttivo della casa di riposo è scelto su indicazioni dell'intero Consiglio comunale, compresa la nomina del presidente, pertanto ad un mese dal rinnovo, visto che Palmanova è alle prese con le elezioni amministrative a giugno, a parere di Fi e degli Indipendenti, sarebbe stato il caso di lasciare le decisioni al nuovo cda. La delibera è comunque passata con i voti favorevoli della maggioranza. Contro si sono schierati i due gruppi d'opposizione.
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