Nuovo casinò al confine di Fernetti Si giocherà nell’edificio Kompas

Progetto lanciato dalla società slovena che già gestisce la sala di Portorose
Un nuovo casinò all’interno dell’edificio Kompas, all’altezza dell’ex valico di confine di Fernetti. Questa l’idea lanciata dalla società slovena che già gestisce la sala da gioco di Portorose: un’iniziativa che, stando alle anticipazioni pubblicate dal quotidiano sloveno Primorske Novice, dovrebbe coinvolgere anche un’importante azienda edile del Carso sloveno. Il nome di questa resta top secret per ora. Le due entità andrebbero a formare una nuova società, pronta ad attrarre un altissimo numero di «giocatori» triestini, dall’Altipiano come dal centro cittadino, considerata la manciata di minuti che si impiegherebbe per raggiungere il nuovo casinò.


E valutata anche la notevole affluenza di clienti provenienti dal capoluogo del Friuli Venezia Giulia che già contano le altre simili strutture slovene. Il costo dell’operazione, secondo indiscrezioni, si aggirerebbe attorno ai 5 milioni di euro, anche se dalla sede del casinò di Portorose l’ufficio marketing non conferma nè smentisce: «Non ci occupiamo di queste cose», la risposta tanto secca quanto gentile degli addetti. Al momento, tuttavia, si tratta esclusivamente di un progetto di massima che è stato discusso nell’ultimo consiglio di amministrazione della Casinò Portorose Spa. L’eventuale iter dovrà essere dunque avviato tra qualche tempo, una volta sciolte tutte le riserve sulle questioni statutarie collegate alla nascita della nuova società.


Quest’ultima sarà chiamata a decidere se provare direttamente ad acquistare l’edificio Kompas, oppure se prenderlo in affitto. Indipendentemente dalla soluzione scelta, lo stabile è sistemato comunque a tutti gli effetti in Slovenia: quindi, le limitazioni al numero di casinò imposte dalla legge italiana per il territorio nazionale verranno superate con facilità. Quello di Fernetti sarebbe, nelle previsioni della futura società, il primo di una serie di nuovi investimenti. «Potrebbe essere in effetti un progetto pilota per l’aperturà di altri casinò in futuro, in primis a Capodistria. Inoltre questa novità, a nostro avviso, non andrebbe a fare concorrenza alla sala giochi di Lipizza», ha dichiarato uno dei responsabili della struttura di Portorose, Boris Zupancic.


La società già esistente, di cui fa parte lo stesso Zupancic possiede infatti terreni molto estesi nell’area di Sesana e non è escluso che, proprio lì, miri a edificare un ulteriore casinò. Ma per questo tassello gli investitori sloveni attenderanno un paio d’anni, dando il tempo di crescere e stabilizzarsi all’eventuale nuovo polo di Fernetti.

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