Nuovo centro diurno e una fondazione per le persone disabili

I servizi sociali del Comune stanno covando un nuovo centro diurno e una fondazione, chiamata “Dopo di noi”, che servirà a dare alle persone disabili un percorso di vita anche dopo la scomparsa delle...
Foto Bruni Trieste 08.07.16 Consiglio Comunale-la nuova giunta-Rossi e Grilli
Foto Bruni Trieste 08.07.16 Consiglio Comunale-la nuova giunta-Rossi e Grilli
I servizi sociali del Comune stanno covando un nuovo centro diurno e una fondazione, chiamata “Dopo di noi”, che servirà a dare alle persone disabili un percorso di vita anche dopo la scomparsa delle famiglie. Sono due punti di interesse emersi dalla relazione dell’assessore comunale al Welfare, Carlo Grilli, che è intervenuto alla prima commissione competente, presieduta dal leghista Antonio Lippolis. Grilli ha fatto il punto della situazione sull’assistenza lavorativa e abitativa dei disabili. «La prima cosa da dire è che noi mettiamo veramente al centro la persona – spiega Grilli –, sia in ambito lavorativo che in quello abitativo». Al momento l’arsenale del Comune prevede l’abitazione assistita, programmi di convivenza per persone disabili, case famiglia e centri dedicati alle disabilità più gravi. «Presto apriremo un centro diurno – aggiunge Grilli –, che sarà il secondo lotto del centro di via Weiss». La struttura dovrebbe aprire entro l’anno: «Avrà servizi dedicati ai ragazzi e ai loro educatori, andrà a sostegno di tutte le zone della città in cui un centro diurno non c’è. Consentiremo così la continuità della presenza degli educatori, un fattore importante per la persona disabile così come lo è per tutti noi».


Un altro obiettivo su cui l’assessorato si sta industriando è un centro per disabili anziani, di età superiore ai 65 anni: «Al momento la normativa non prevede centri di questo tipo. Stiamo lavorando con Anffas e Pro Senectute per realizzarlo, in modo anche da lanciare un segnale su questo argomento. La legge attualmente in vigore non è al passo con i tempi». Infine la fondazione: «Ci sto lavorando e dovrebbe vedere la luce nel 2018 – dice Grilli –. Le famiglie potranno lasciare i loro beni a una fondazione, misto pubblico-privato, che si affiancherà ai finanziamenti previsti in modo da consentire ai disabili un progetto di vita anche dopo la scomparsa delle famiglie».


Numerosi gli interventi dei commissari. Risalta il consigliere di Fratelli d’Italia Salvatore Porro che, sventolando la fotocopia di un articolo del quotidiano La Croce, ha denunciato la soppressione dei feti Down in Islanda. Un problema che, hanno fatto notare i suoi colleghi, esulava un tantino dal tema della commissione. La consigliera dem Laura Famulari ha chiesto conto della prosecuzione del lavoro, iniziato negli anni scorsi, sull’accessibilità degli edifici di Trieste: «Questo lavoro necessita di continuità e di aggiornamento continuo, mi auguro possa crescere e svilupparsi», ha detto la consigliera.
(g. tom.)


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