Nuovo monitoraggio per il rumore dell’A4
Il Comune di Ronchi ha dato mandato alla milanese Phoneco di svolgere altre rilevazioni partendo da via Del Ronco

Bonaventura Monfalcone-03.01.2017 Rifiuti abbandonati-Via Monte Sei Busi-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura
RONCHI DEI LEGIONARI. L’amministrazione comunale di Ronchi dei Legionari non aspetta nessuno. Non aspetta la Regione, non aspetta l’Arpa, non aspetta più e procede da sola. Anche dopo le tante pressioni dei residenti. Così scava nel bilancio e, attraverso il servizio Problematiche ambientali, stanzia la somma di 6.100 euro per affidare a una ditta privata, la Phoneco di Trezzano sul Naviglio, in provincia di Milano, il servizio di monitoraggio acustico sul territorio comunale, ai fini della verifica delle potenziali criticità derivanti dalla presenza dell’infrastruttura autostradale.
Una criticità più volte segnalata dai cittadini, specie da quelle famiglie le cui case, nei rioni di Vermegliano e Selz, si sviluppano a ridosso dell’A4. Tutto parte dal presupposto che, nel settembre del 2015, è stato approvato il Piano comunale di classificazione acustica e che si parte dagli esiti del monitoraggio acustico sul territorio effettuato nel corso del 2016. Allora erano stati rilevati, nell’arco delle 24 ore, valori inferiori ai limiti previsti per la fascia B pari a 65 decibel per il periodo diurno e 55 per il periodo notturno. Ma si è fatto leva su un decreto ministeriale degli anni ’90, il quale prevede per il rumore stradale misure non inferiori a una settimana. È stato così consigliato di eseguire una misura a integrazione continua di una settimana nella postazione più critica che è quella di via del Ronco.
Già nel corso dell’iter di approvazione del piano, poi, erano pervenute specifiche osservazioni di criticità acustiche derivanti dalla presenza dell’infrastruttura autostradale anche al di fuori delle fasce di rispetto. La società Autovie Venete, poi, ha provveduto in passato a effettuare un proprio monitoraggio acustico all’interno delle fasce di rispetto, i cui esiti escludono il superamento dei limiti di legge, ma sulla base di misurazioni effettuate esclusivamente nel periodo autunnale e invernale. La municipalità ronchese ha così ritenuto necessario svolgere uno specifico monitoraggio acustico ai fini della verifica delle potenziali criticità derivanti dalla presenza dell’infrastruttura autostradale, su due postazioni scelte sulla base delle conclusioni della prima indagine effettuata, in periodo primaverile-estivo e della durata di una settimana.
Attuata un’indagine di mercato, la scelta è ricaduta sulla ditta lombarda che, quindi, inizierà i propri rilevamenti già nelle prossime ore. Per le famiglie che abitano nella zona è una vera e propria ossessione. Ogni giorno l’autostrada A4 è attraversata da migliaia e migliaia di autovetture, camion e autoarticolati. Anni fa sono state sistemate alcune barriere fonoassorbenti, ma evidentemente la dotazione non basta. Tanto che, nel novembre scorso, si era costituito il comitato “Barriere antirumore autostradale inquinamento Ronchi”, nato per portare avanti obiettivi a difesa degli abitanti e del territorio, in particolare dei rioni di Vermegliano e Selz, con particolare attenzione proprio sul tema dell’inquinamento acustico. Le attuali barriere, come aveva sottolineato il presidente del comitato, Maurizio Rizzi, sembrano del tutto insufficienti a eliminare il rumore e ciò a causa della conformazione del territorio, visto che il tracciato, in quel tratto, è doppio e le rocce carsiche fanno da cassa di risonanza e dell’aumento del traffico che sopporta l’autostrada.
L’intento, fatto proprio anche dall’amministrazione che ora affida una nuova indagine, è quello di valutare l’entità dell’inquinamento acustico, capirne le cause e valutare i possibili rimedi. Anche proponendo una modifica strutturale delle barriere esistenti. Arrivati a questo punto non resta che attendere, ansiosi, il risultato delle indagini che i cittadini avevano più volte auspicato.
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