Occhi puntati sui batteri fecali nell’Ausa

L’opposizione parla di inquinamento nel fiume. Il vicesindaco Buda: «Non c’è contaminazione eccezionale»

CERVIGNANO. Occhi puntati sullo “stato di salute” del fiume Ausa, il principale corso d’acqua di Cervignano. L’opposizione parla di inquinamento da escherichia coli, un batterio indicatore primario di contaminazione fecale. Il gruppo di minoranza “Le Fontane” ha presentato un’interrogazione che sarà discussa nel Consiglio di venerdì, alle 20.30. «Da fonti ufficiose ma attendibili – spiega il capogruppo della civica, Antonio Rossetti – abbiamo appreso che il grado di inquinamento da batterio Escherichia coli e, più in generale, da coliformi, nel tratto del fiume Ausa a monte del ponte di via Udine, sarebbe particolarmente preoccupante e di molto superiore ai limiti consentiti dalle direttive europee per l’irrigazione e altri usi». «Immaginiamo - prosegue - che tale grado di inquinamento possa essere ancora superiore a valle del centro urbano, a sud dell’area Mesol-ex zuccherificio. È tristemente famosa la “boba”, canale sotterraneo che riversa i liquami in zona del Mesol. Chiediamo risposte immediate al fine di informare sulla reale situazione di inquinamento e sulle possibili conseguenze di uno scorretto utilizzo delle acque. Al sindaco abbiamo chiesto di essere informati, in modo scientificamente certo e completo». Rossetti chiarisce: «Il problema è originato dalle gravi carenze della rete fognaria e dalla mancanza del depuratore». E ancora: «L'agglomerato di Cervignano è sotto infrazione europea per non essersi dotato di un efficiente servizio fognario».

Il vicesindaco Marina Buda risponde: «Il Cafc, cui abbiamo chiesto informazioni, ha comunicato che gli scarichi di acque reflue urbane sono 17, autorizzati. Abbiamo richiesto delucidazioni anche ad Arpa e dalla relazione si evince che non esistono limiti di legge stabiliti dalla normativa relativamente ai corsi d’acqua superficiali, come sapevamo. Le disposizioni non prevedono analisi periodiche dei corsi d’acqua, se non dei tratti terminali, al fine di valutare l’apporto complessivo degli eventuali inquinanti, tenuto conto della destinazione d’uso della laguna ad allevamenti di molluschi. L’Arpa ha eseguito due campionamenti, parco Pradulin e ponte vecchio, in agosto. Si evidenzia che i micro organismi del genere escherichia non sono patogeni, ma indicatori di presenza fecale. In base ai dati il fiume Ausa presenta una certa contaminazione microbiologica ma non eccezionale».

Elisa Michellut

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