«Ogni giorno a dire messa a Santa Teresa»

I parrocchiani sono scossi: «Era un uomo buono, silenzioso e riservato. Sempre qui, tutte le mattine»
Lasorte Trieste 11/08/14 - Via Manzoni, Chiesa S.Teresa del Bambin Gesù
Lasorte Trieste 11/08/14 - Via Manzoni, Chiesa S.Teresa del Bambin Gesù

Praticamente ogni mattina, sino al giorno della morte, monsignor Giuseppe Rocco si faceva accompagnare alla “sua” chiesa di Santa Teresa del Bambino Gesù. Davanti ai fedeli della parrocchia che aveva guidato sino al 2003 e di cui era parroco emerito, diceva messa, alle 8.30. Poi, concluso il rito liturgico, nelle ore successive continuava a dedicarsi ancora a quella comunità, spostandosi nel confessionale: ascoltava i fedeli, parlava e pregava insieme a loro. «Questo era il suo confessionale (quello sulla destra, entrando nella chiesa, ndr) - spiega Virginia, una parrocchiana, ieri mattina in via Manzoni -. Qui - indica la donna - era sistemata la targhetta con il suo nome». «Era un bravo sacerdote - ricorda ancora Virginia -, qui siamo tutti choccati per quanto gli è successo. Era un uomo silenzioso, riservato e dava sempre buoni consigli». La signora lo conosceva bene, da tempo, da prima del 1973, anno in cui venne inaugurato il nuovo edificio di culto in via Manzoni, quando Don Rocco era già parroco a Santa Teresa da quindici anni. «Facevo la volontaria in parrocchia e mi ricordo - prosegue Virginia - di avere realizzato per lui una sciarpa, un berretto e di aver aggiustato alcune sue maglie. Oltre alle tante gite effettuate, come quella a Torino, a vedere la Sacra Sindone». Dopo don Rocco, l’incarico di parroco era stato affidato nel 2003 a don Roberto Rosa (oggi al timone della chiesa di San Giacomo) e in seguito, nel 2007, a Paolo Iannacone.

I parrocchiani sono sgomenti per quanto emerso dall’attività d’indagine della Procura e dei carabinieri del Nucleo investigativo in merito al decesso del sacerdote. «Era una persona buona - sono le parole di Patrizia -, la notizia che abbiamo letto è arrivata assolutamente inaspettata. Siamo tutti molto scossi qui. Don Rocco aveva battezzato i miei figli. Continuava a esercitare a Santa Teresa, confessava quotidianamente i parrocchiani. Concelebrava alcune cerimonie e diceva messa al mattino, alle 8.30». «Lo conoscevo da cinquant’anni - osserva Nidia -, era sempre qui, tutte le mattine. Una volta ci arrivava guidando l’auto, negli ultimi anni lo accompagnava la signora che lo aiutava. Siamo scossi, pensavamo si fosse trattato di una morte naturale...». La salma di monsignor Giuseppe Rocco è stata sepolta a Cornuda, in provincia di Treviso, nel cui cimitero vi è la tomba di famiglia. (m.u.)

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