Ok a verande e gazebi purchè non fissi a terra

La possibilità di collocare queste strutture emerge dal protocollo d’intesa fra Ministero e Regione. Sulle nuove regole martedì un incontro in Comune
Di Antonio Boemo
Bonaventura Monfalcone-04.08.2012 Ristoranti che occupano i campi-Grado-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-04.08.2012 Ristoranti che occupano i campi-Grado-foto di Katia Bonaventura

Tutto si può posizionare, tavolini, sedie, ombrelloni, anche strutture di copertura, senza essere costretti a chiedere la cosiddetta autorizzazione “monumentale”, ma a condizione che non vengano fissati al suolo in maniera strutturale. Ciò sta a dire che tutto è in regola, tende a braccio comprese, tranne le verande o i gazebo fissati a terra, anche perchè le chiusure laterali non sono conformi al regolamento comunale in quanto “creano” volume.

In tanti hanno esaminato ieri il protocollo d’intesa tra Ministero e Regione, dal quale emerge chiaramente questa precisazione, e dove è specificato che entro sei mesi dovrà essere sottoscritto l’accordo definitivo fra le parti.

Il risultato ottenuto è a ogni modo di indubbia rilevanza, poiché non si può dimenticare che ogni richiesta di autorizzazione “monumentale” costa a ciascun operatore, o organizzatore di una pur piccola manifestazione, circa 700 euro.

Per chiarire il contenuto o meglio i dubbi relativamente al protocollo d’intesa Ministero-Regione e mettere in luce altresì quanto previsto dal regolamento comunale (che tuttavia è in fase di rielaborazione), nella mattinata di martedì si terrà un incontro di carattere tecnico convocato dal Comune. Punto centrale della discussione le verande, ovvero le strutture fisse o in ogni caso chiuse lateralmente.

Il protocollo d’intesa, siglato dal segretario generale del Ministero dei beni e delle attività culturali, Antonia Pasqua Recchia, e dall’assessore regionale Mariagrazia Santoro, contiene in sintesi buona parte di quanto il Comune, con il sindaco Edoardo Maricchio e l’ingegner Giulio Bernetti, aveva indicato come possibili esenzioni dopo una specifica riunione svoltasi a Trieste con la presidente Serracchiani. Il promemoria era stato poi consegnato all’assessore Santoro che l’ha portato a Roma.

Ovvia, quindi, la soddisfazione del sindaco, al quale sono giunti anche i ringraziamenti dei responsabili del gruppo spontaneo di operatori che si è costituito all’indomani della forzata rimozione delle verande, che consentono di poter lavorare anche con condizioni meteo sfavorevoli. Gli stessi hanno convocato un incontro degli aderenti per martedì alle 15, mettendo in luce che il successo sin qui ottenuto va ascritto “alla presidente Serracchiani e all’assessore Santoro e non ultimo al nostro sindaco”.

Sulla questione e sulle possibili soluzioni sono intervenuti in questi mesi in tanti, dalla Camera di commercio all’Ascom, agli operatori e alle forze politiche. Anche il consigliere Alessio Gratton (Sel), che ricorda con una nota di aver portato a metà marzo in Consiglio regionale una mozione, votata a maggioranza, che impegnava la giunta ad attivarsi con il ministero al fine di ottenere una proroga per le autorizzazioni in essere alla fine del 2013. Un tanto per dare all’amministrazione regionale il tempo per predisporre una serie di misure atte a dirimere in via definitiva le problematiche legate al rilascio dell’autorizzazione monumentale.

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