Ok dei giudici: l'Unione nelle mani di Favarato. - VIDEO: "Ringrazio Trieste"

Il collegio della sezione fallimentare ha accettato la fideiussione da 500mila euro a favore del controverso imprenditore trevigiano, scongiurando così il crac
Silvano Favarato
Silvano Favarato

TRIESTE Lo hanno guardato e riguardato. Lo hanno letto attentamente controllandone ogni particolare, ogni parola. Forse lo hanno letto anche in controluce. Tutto è durato una decina di minuti. Alla fine il documento, anzi l’ormai famoso documento della fidejussione che garantisce all’imprenditore trevigiano Silvano Favarato la cifra di 500mila euro per pagare i debiti della Triestina e per finanziare l’ultima parte del campionato, ha passato l’esame del Tribunale. Un ok su tutti i fronti anche perché il pm Maddalena Chergia, presente all’udienza, non si è opposto. Un ok che non suona però, non ancora almeno, come via libera definitivo del Tribunale all’entrata in campo di Favarato. Tecnicamente è più corretto parlare di un verdetto positivo dopo la verifica dei documenti. Nulla di più.

Triestina: la prima dichiarazione di Favarato

Certo è che in forza della garanzia concessa dal broker di Abbiategrasso Andrea Roberto Santillo, responsabile della società “Fidejussioni web”, Favarato è diventato di fatto il nuovo patron dell’Unione 2012. In pectore perché il rogito relativo al passaggio delle quote sarà effettuato solo dopo la scadenza dei termini del concordato preventivo che, da quanto si è appreso, è fissata per il prossimo 29 gennaio.

Favarato: «Pagherò i debiti dell’Unione. Ora pensiamo solo al calcio»

Per questi due mesi, dopo l’ok del collegio presieduto da Arturo Picciotto e composto da Riccardo Merluzzi e Daniele Venier, che si è riunito nel tardo pomeriggio, Favarato non potrà fare il bello e il cattivo tempo. Sarà, come dire, sotto tutela. Perché, stando alle ipotesi ventilate ieri sera e che questa mattina dovrebbero essere confermate da un decreto del collegio, potrebbe essere nominato un commissario delegato. Entrerebbe in gioco un professionista chiamato, appunto entro la data del 29 gennaio, a controllare e soprattutto mettere a posto i conti della Triestina pagando i debiti della società che, al 30 settembre scorso, ammontavano a circa 600mila euro. Per molti dei quali già nei giorni scorsi la stessa società alabardata si sarebbe già attivata offrendo, pare, il 50% dell’ammontare nominale dei singoli crediti.

«Ora devo pensare alla squadra. Entro domani (ndr, oggi) sarà presentato lo staff», ha tagliato corto il nuovo patron dell’Unione 2012. Che nemmeno all’appuntamento-clou davanti al giudice Riccardo Merluzzi si è presentato. «Devo lavorare», ha detto. E pensare che lunedì scorso nella prima udienza aveva letteralmente fatto un’irruzione a dir poco vulcanica. «La Triestina - aveva detto - la compro io. Sono qui per questo. Mi chiamo Favarato Silvano, da Quinto di Treviso». E aveva spettacolarmente distribuito assegni per 45mila euro a molti dei creditori rappresentati dagli avvocati all’udienza.

Ieri invece ha parlato per lui l’avvocato Dario Lunder: «Il fatto di aver ammesso da parte del Tribunale una fidejussione da 500mila euro è un fatto importante, è un segnale che i debiti verranno pagati e che ci sono anche i soldi per proseguire nel campionato. Naturalmente - ha aggiunto - i tifosi hanno ragione ad andare con i piedi di piombo e a voler vedere quello che verrà fatto nel prosieguo del campionato. La ritengo una prudenza più che legittima». E ha proseguito: «Questa nuova cordata mi sembra la più seria tra quelle che erano state ventilate. Quanto accaduto oggi è sicuramente un segnale molto importante».

Triestina, l'avvocato Lunder: "Segnale importante"

I prossimi passi saranno determinanti. Il primo sarà quello di chiudere la partita dei debiti. Ne mancano da saldare, a quanto pare, per circa 50mila euro. Ieri si sono presentati in udienza l’avvocato Gabrio Laurini per conto della Trieste Trasporti che vanta un credito di circa 15mila euro. E anche Maria Chiara Dessardo dello studio Borgna che rappresenta l’ex tecnico delle giovanili Livio Lupidi, l’ex preparatore dei portieri Massimo Leo e infine Mario Ciac, ex preparatore atletico. Il loro credito ammonta complessivamente a 15mila euro.

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