Oltre due ore tra paure, voglia di far presto e soliti sospetti

La necessità di una garanzia che l’Accordo non faccia male alle casse dell’ente ma pure quella di dover fare presto nell’interesse della città. E in mezzo i soliti sospetti che una guerriglia di...
Silvano Trieste 25/04/2013 La Ferriera
Silvano Trieste 25/04/2013 La Ferriera

La necessità di una garanzia che l’Accordo non faccia male alle casse dell’ente ma pure quella di dover fare presto nell’interesse della città. E in mezzo i soliti sospetti che una guerriglia di matrice politica possa remarci contro. Il Comitato di ieri è oscillato per oltre due ore tra paure e illazioni. Dopo che Ampelio Zanzottera, storico delegato degli spedizionieri, ha rotto il ghiaccio chiedendo sostanzialmente numi proprio sulla possbilità che «il permanere del cumulo determini un avvio dei lavori per la Piattaforma logistica su aree non pienamente disponibili, Gianpiero Fanigliulo di Uiltrasporti, presidente di Alpe Adria e rappresentante in Comitato dei lavoratori, è andato giù duro: «L’ecomostro (la Ferriera, ndr) ha sempre goduto di mancanza di controllo. Quanto all’Accordo più alto è il livello della firma più paga, se qualcosa non va, chi sta sotto. Perché dovremmo cedere un pezzo di sovranità. Non voglio essere chiamato in causa un domani per un eventuale danno erariale, per cui sono per una firma immediata a fronte di certezze». Ha difeso il fatto che serve la sicurezza che, «di costi a carico, non ce n’è», oltre alla tutela della «salute pubblica» in vista del bando per la Ferriera, anche il presidente della Camera di commercio Antonio Paoletti. «Un documento firmabile con le dovute garanzie» è l’Accordo pure per l’altro rappresentante dei lavoratori che ha preso la parola durante la discussione, Giulio Germani. Paolo Battilana, il direttore generale di Confindustria, ha auspicato quindi «firme rapide», invitando alla «velocità» l’Apt. Sulla stessa frequenza di Maria Teresa Bassa Poropat e Nerio Nesladek. ««Dobbiamo assumerci la responsabilità della condivisione generale - così, sibillina, la presidente della Provincia - non vorrei che le necessità espresse dalla presidente, di fronte a un lavoro compiuto in tempi difficili, venisse letto come un tentativo di fermare, rinviare». «Serve sinergia tra le istituzioni - l’aggiunta del sindaco di Muggia - perché fuori da questo posto ci sono i cittadini che si attendono qualcosa che non è la rappresentazione di uno scontro e del no se pol». (pi.ra.)

Riproduzione riservata © Il Piccolo