Omicidio della neonata, le maglie dell’inchiesta si allargano

La Procura pronta a fare luce sulla vicenda. Gli inquirenti interpellano amici e prof della sedicenne accusata di omicidio volontario aggravato
Lasorte Trieste 09/05/17 - Via Costalunga 49, Giardino
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Tragedia a Trieste, muore neonata abbandonata al freddo

Le maglie dell’inchiesta sull’omicidio della neonata si allargano. Si allargano all’intera rete di amicizie e conoscenze della sedicenne, che prima ha partorito e poi si è sbarazzata della bimba gettandola dalla finestra del bagno di casa. Una strategia, quella adottata dagli inquirenti, necessaria per tentare di dare risposta ai tanti interrogativi che ancora circondano il drammatico episodio.

L'adolescente era davvero sola? Qualcuno l'ha aiutata? Forse indotta? Qualcuno sapeva della gravidanza? Possibile che i genitori fossero all'oscuro di tutto?

Lasorte Trieste 09/05/17 - Via Costalunga 49, Giardino
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Troppi i dubbi, troppe le zone d'ombra che ancora avvolgono la vicenda. La bimba è stata trovata nel giardino di via Costalunga domenica 7 maggio, di pomeriggio, in fin di vita. Il suo cuoricino ha smesso di battere poche ore dopo, al Burlo, nonostante i disperati tentativi dei medici di salvarla. Quel che è certa è la dinamica con cui la ragazza si è liberata della figlia appena nata. La credeva «già morta», come avrebbe dichiarato al personale sanitario e agli inquirenti. E allora l'ha lasciata cadere da una finestrella collocata sulla facciata posteriore dell'abitazione a circa quattro metri dal terreno. La creatura giaceva completamente nuda su una pietra, vicino ai calcinacci e alle erbacce. Aveva il cordone ombelicale attaccato e una ferita alla testolina, piena di mosche come testimoniato dai residenti che hanno allertato i soccorsi. Sono stati attirati dai cani nel punto in cui era steso il corpicino, in quel momento ancora in vita.

Trieste, la sedicenne: «Ho gettato mia figlia dalla finestra subito dopo il parto»

La neonata deve aver trascorso parecchie ore per terra, al freddo e sotto la pioggia, visto che il parto pare sia avvenuto durante la notte di sabato e la bimba è stata rinvenuta appena attorno alle due del pomeriggio di domenica. Ma come è possibile che una neonata sia sopravvissuta un'intera nottata e un intero mattino nuda, all'aperto? Difficile: ma questo avrebbe detto la ragazza alle forze dell'ordine e ai medici.

Tommasini-Trieste-Tribunale
Tommasini-Trieste-Tribunale

L'adolescente, l'unica formalmente indagata, è accusata di omicidio volontario aggravato. Ma le ricostruzioni fornite dalla ragazzina, su cui il Tribunale dei minori si riserva di chiedere una perizia psichiatrica, sono apparse fin da subito contraddittorie e confuse. A cominciare dalla prima versione sulle modalità con aveva abbandonato la neonata. Prima ha riferito di aver usato una corda per calare il corpo, poi ha detto di averlo gettato. E ha detto che «non sapeva» di essere incinta e di aver partorito «inconsapevolmente» durante la notte, da sola, chiusa in bagno. La Procura intende ora accertare la sussistenza di un eventuale “concorso” di maggiorenni, cioè se altre persone possono aver avuto una parte di responsabilità sull'accaduto.

La Squadra mobile ha il compito di ricostruire la rete di relazioni della sedicenne: chi ha frequentato, conosciuto, compresi i coetanei. Nelle prossime ore, oltre ai genitori, saranno quindi sentiti amici, conoscenti, insegnanti e qualunque persona con cui la ragazza abbia potuto confidarsi. L'intenzione è capire se è stata in qualche modo spinta a compiere ciò che ha fatto.

Lasorte Trieste 08/05/17 - Via Costalunga 49
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Le cause delle morte della piccola creatura saranno comunque pienamente chiare solo in seguito ai risultati dell'autopsia, in programma oggi. «La dinamica del fatto è ancora oggetto di indagine - ha affermato il procuratore della Repubblica per il Tribunale dei Minori di Trieste, Leonardo Tamborini - e non potremo dire nulla fin che non avremo in mano i risultati dell'autopsia e scopriremo la causa del decesso».

La sedicenne, invece, non è stata ancora sentita dagli investigatori e dai magistrati. Lo precisa lo stesso procuratore. «La giovane - ha rilevato ancora Tamborini - sarà sentita quando si farà l'incidente probatorio, ai fini della perizia psichiatrica. Dentro quel contesto potranno esserle assicurate tutte le garanzie del caso».

Ma anche la posizione dei genitori andrà chiarita con più esattezza. La mamma e il compagno, stando a quanto emerso finora dalle indagini, sarebbero stati completamente all'oscuro della gravidanza. E non avrebbero sentito né grida, né vagiti o lamenti che avrebbero potuto far sospettare qualcosa quella notte mentre la sedicenne partoriva. Sempre che sia accaduto davvero di notte.

Ma i genitori erano in casa o no? Solo alla vista delle forze dell'ordine aggirarsi intorno all'abitazione, il giorno successivo, e dopo aver appreso del ritrovamento della neonata e, ancora, dopo aver scoperto alcune tracce di sangue nel bagno, sono riusciti a farsi raccontare l'accaduto dalla figlia.

 

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