Operazione trasparenza sul 5G Regione e Arpa in prima linea

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Dati, notizie e spiegazioni sulle fake news più comuni. Regione Fvg e Arpa lanciano l’operazione “massima trasparenza” sul 5G, con l’obiettivo di informare il più possibile i cittadini su come stanno evolvendo le nuove tecnologie e il loro impatto sul territorio.

Gli unici rischi, rilevati dal mondo scientifico, sono legati al possibile aumento della temperatura corporea di un grado, a patto però di essere sottoposti a una potenza di 3 mila volt metro. In Europa il limite di legge è fissato a 60 volt metro e in Italia a 20. L’assessore regionale all’Ambiente Fabio Scoccimarro, rispondendo alle preoccupazioni di alcuni cittadini, ha voluto avviare l’operazione trasparenza creando una apposita sezione sul sito internet di Arpa. «Attualmente – ha precisato – in base agli studi pubblicati non vi sono evidenze scientifiche su eventuali rischi particolari per la salute collegati alla tecnologia del 5G. Auspichiamo da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità una maggiore chiarezza e non posizioni imprecise come avvenuto nel caso del Covid. In questa fase quindi non ci sentiamo sollevati nell’esercizio del nostro ruolo, perché ogni singolo atto di questa giunta va in direzione di una tutela estrema del cittadino. Smentisco categoricamente, inoltre, qualsiasi forma di accondiscendenza nei confronti degli operatori, peraltro quasi tutti stranieri».

L’assessore ha anche evitato ogni possibile polemica con i sindaci che hanno vietato il 5G: «Sono scelte politiche legittime su cui non posso entrare». Il direttore di Arpa, Stelio Vatta, ha invece elencato i numeri: «Al momento è stato chiesto il parere obbligatorio per l’installazione di 191 antenne. Solamente quattro sono attive, due in Friuli, una nell’Isontino e una nel Pordenonese, con la frequenza 3.700 mhz visto che la 700 mhz potrà essere attivata nel 2022. Le misurazioni effettuate da Arpa, 511 dal 1° gennaio al 10 giugno, hanno evidenziato come il 95% dei dati ambientali veda un valore inferiore a 3 volt metro, di questi l’83% è sotto il volt metro. In ogni caso agiremo su tre pilastri: monitoraggio, informazione e comunicazione ed educazione ambientale».

Infine Scoccimarro ha annunciato la volontà di raggiungere con cinque anni di anticipo, entro il 2045, gli obiettivi del Green new deal promosso dalla Commissione europea. «Per questo – ha spiegato – realizzeremo un percorso con le opposizioni con lo scopo di arrivare a un documento in grado di dare prosecuzione al lavoro durante le prossime legislature». —



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