Operazione verità sul caso archivio Ccm, Iannis messo all’angolo

Laura Blasich / MONFALCONE
Monfalcone vuole fare il punto sull’attività del Consorzio culturale del Monfalconese, cui quest’anno ha contribuito con un trasferimento di 104 mila euro, in particolare a fronte della procedura avviata dall’ente per dotarsi di un nuovo immobile che funzioni da Centro archivio. L’esigenza di sentire il presidente del Ccm Davide Iannis è stata sollevata nella seduta di martedì pomeriggio del Consiglio comunale dal dem Fabio Del Bello, trovando una sostanziale apertura da parte del sindaco Anna Cisint. «Il presidente Iannis si è rifiutato per due anni di venire in audizione nella commissione consigliare sesta per il controllo e la garanzia dell’ente e delle partecipate – ha affermato Del Bello, nell’ambito dell’esame della revisione ordinaria delle società partecipate –. A questo punto chiedo al presidente della commissione prima, che si occupa di cultura e di tutela del patrimonio storico e artistico, di convocare una riunione per parlare dell’attività del Ccm e dell’acquisizione della nuova sede per l’archivio. È inconcepibile che non se ne discuta». La scelta di portare il confronto nella commissione cultura è stata di fondo condivisa dal sindaco Anna Cisint, che ha affermato di voler chiedere al presidente dell’organismo, il vicesindaco Paolo Venni, di verificare la possibilità di tenere l’incontro «in tempi veloci». Intanto, alla commissione tecnica, voluta dal consiglio di amministrazione del Ccm per una valutazione indipendente degli immobili candidati ad accogliere il Centro archivio (8 privati, tra i quali l’ex cinema Rio di Ronchi dei Legionari, e uno pubblico, il Castello Alimonda di proprietà del Comune di Sagrado), dovrebbe affiancarsi un’ulteriore consulenza. La stessa commissione tecnica, composta da un ingegnere, un architetto e un commercialista, ha chiesto al Ccm di «acquisire da professionalità idonea un parere pro veritate al fine di escludere o individuare problematiche» relative all’«esistenza di divieti, vincoli o limitazioni di natura normativa o in genere per il Consorzio culturale del Monfalconese nelle operazioni di acquisto immobiliare a titolo oneroso nonché, in particolare, necessità di esistenza o previsione di permessi condizionati od obblighi di preferenza nel perfezionamento delle operazioni medesime». La Regione ha finanziato con 1,4 milioni l’operazione. —
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