Opicina vince la sfilata del cinquantesimo con Gentiloni “Caronte”

OPICINA. La crisi del lavoro rappresentata dal carro di Opicina e i verdi giardini incantati degli gnomi di Padriciano-Gropada. Sono loro i vincitori della 50.ma edizione del Carnevale carsico - Kraski Pust, la megasfilata andata in scena ieri pomeriggio per le strade di Opicina con ben 24 tra carri e gruppi ed uno splendido sole che ha accompagnato il corso mascherato rendendo ancora più allegro il clima di festa.
Nella classifica dei carri i padroni di casa sono tornati a primeggiare. Era dal 2013 che Opicina non si aggiudicava il titolo. Il team dell’altipiano ha conquistato la giuria con “Lasciate ogni speranza, voi che volete lavorare!”, una divertente rivisitazione dell’Inferno di Dante in salsa contemporanea. Tra bimbi-diavoletti, adulti-fiamme e tanti mostri (nella più grande delle foto di questa pagina scattate da Francesco Bruni, ndr) sulla barca di Caronte il premier Paolo Gentiloni ha guidato la nave del lavoro con tanto di lanterna per cercare la luce in questo periodo storico così buio.. Belle le coreografie degli opicinesi, soprattutto quella sulle note di “Highway to hell” degli Ac/Dc.
La medaglia d'argento è andata al brillante team di San Pelagio che con “Xe ora che se trovemo e i 50 anni del Carnevale Carsico festeggemo” ha celebrato con eleganza il mezzo secolo di vita del Carnevale opicinese. Molto curati i vestiti da orologio che hanno contraddistinto i componenti del gruppo giunti peraltro anche dai paesi di Slivia, Precenico e Ternova Piccola. Oltre al carro con diversi riferimenti al Big Ben e al Municipio di Piazza Grande a Trieste, da rimarcare i balli con le musiche di “Rock around the clock” e dell’eterna “Time” dei Pink Floyd. Podio più basso invece per il team di Medeazza - San Giovanni di Duino che cede dunque lo scettro dei campioni dopo due anni di vittorie nonostante un ottimo “Paperoni coi milioni e noi poveri...”, carro ispirato al mondo di Topolinia e Paperopoli. Le maschere di Pluto, Pippo e Topolino hanno fatto da contorno alle tante bellissime Minni che hanno danzato senza sosta. Molto colorato il carro finale in cui hanno trovato spazio anche zio Paperone e la Banda Bassotti. Ai piedi del podio è arrivato il gruppo di Prepotto con il tema “Di questi giochi non se ne può più, Re Carnevale pensaci tu”. Gli uomini-carrarmato hanno aperto la sfilata contraddistinta da un carro in cui il neopresidente statunitense Donald Trump, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il premier russo Vladimir Putin, con tanto di colbacco con falce e martello, hanno cercato di spartirsi il mondo giocando a Risiko, mentre l'ex premier Matteo Renzi e l'attuale primo ministro Gentiloni giocavano con il Lego pensando al ponte sullo stretto.
Quanto ai gruppi come al solito, quando scende in strada Padriciano-Gropada, non ce n’è per nessuno. Il team Luna Puhna ha sbaragliato la concorrenza per la settima volta consecutiva, appunto, nei gruppi mascherati. Quest’anno il titolo d’oro è stato “Il giardino che vorrei”, una sorta di coloratissimo tuffo tra bucaneve, tulipani, girasoli e margherite, fiori curati con qualche difficoltà da dei bellissimi gnomi. Spettacolari le baby-lumache sugli skateboard e i costumi adottati dagli gnomi e le loro consorti nel ballo finale. Forse ancor più belli sono stati i costumi che hanno permesso a Monfalcone di aggiudicarsi il secondo posto. Con il titolo “I mati fa fogo e fiame” il team bisiaco ha presentato uno spettacolo a dir poco caliente, ispirato al fuoco, alle fiamme e al caldo che simboleggiano il calore e l’allegria che i monfalconesi hanno effettivamente trasmesso. Il terzo posto dei gruppi è andato ai fantasiosi Genitori riuniti della scuola elementare Virgil Scek di Aurisina. Con il tema “Fuga dei cervelli” il gruppo del Comune di Duino Aurisina ha rappresentato l’effettiva crisi che costringe le nostre migliori menti a lasciare la terra natia per recarsi all’estero. Molto riusciti i costumi di baby-bruchi, farfalle-studenti e farfalle-cervelloni che con colori sgargianti sono riusciti a rappresentare con leggerezza un argomento di estrema attualità. Ai piedi del podio gli sloveni dell’Opajski Pust di Opatje na Selo con “Pulcini allegri”, simpatica favola in cui una cinquantina di pulcini ha invaso Opicina al ritmo delle note musicali del “co-co-dec”, accanto a un Calimero brontolone e una volpe rinchiusa, tutta sola, nel pollaio vuoto. Complessivamente una sfilata molto godibile allietata da una giornata che ha celebrato al meglio i 50 anni del Carnevale carsico.
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