Ordigno bellico rinvenuto in mare nell’Area marina di Miramare: scatta la messa in sicurezza

Il materiale bellico era stato rinvenuto lo scorso settembre sui fondali, a circa 100 metri dalla costa, in un’area non frequentata da centri estivi e subacquei

L'area in cui verrà fatto brillare l'ordigno
L'area in cui verrà fatto brillare l'ordigno

La Capitaneria di Porto di Trieste sta coordinando un intervento all’interno dell’Area Marina Protetta di Miramare dove lo scorso settembre il Nucleo Sommozzatori di San Benedetto del Tronto, impegnato in un monitoraggio in collaborazione con l’AMP, ha rinvenuto un ordigno bellico sui fondali della riserva, a circa 100 metri dalla costa.

Le operazioni di messa in sicurezza dell’ordigno verranno effettuate tra giovedì 20 e venerdì 21 novembre: il materiale bellico verrà rimorchiato in mare aperto da parte del personale del nucleo nucleo Sdai (Sminamento Difesa Anti Mezzi Insidiosi) della Marina Miltare. Durante l'operazione ogni unità navale dovrà rimanere ad almeno 50 metri dai mezzi Sdai, così come previsto dall’ordinanza della Capitaneria di Porto di Trieste.

 “Ci teniamo a rassicurare i nostri visitatori che la zona del rinvenimento, preclusa da con un’ordinanza di interdizione di ogni attività, è molto distante dall’area frequentata durante l’estate dai centri estivi, da snorkelers e subacquei ma anche da quelle abitualmente monitorate dai nostri ricercatori – si legge sui social dell’Area Protetta di Miramare –. Si tratta infatti di una zona a fondale sabbioso e fangoso, collocata ad oltre 100 metri dalla costa, in cui libecciate o sciroccate particolarmente intense possono provocare mareggiate e moti ondosi che altre volte in passato hanno avuto l’effetto di insabbiare o riportare in superficie manufatti e altri reperti”. 

 

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