Ordinanza sulla cappa che provoca odori

Il Comune di Monfalcone ha emesso ieri l’ordinanza per porre fine agli odori molesti in un complesso di via Sant’Ambrogio. Se il titolare del pubblico esercizio con la cappa finita nel mirino non ottempererà all’adeguamento alla normativa dell’impianto entro trenta giorni dalla notifica dell’atto sarà l’ente a correre ai ripari con l’esecuzione d’ufficio dell’intervento, a spese però del contravventore, oltre a inoltrare denuncia all’autorità giudiziaria, ai sensi dell’articolo 650 del codice penale (inosservanza dei provvedimenti dell’autorità).

Nel corso di un procedente sopralluogo della Polizia municipale erano «emerse criticità determinate dal mancato funzionamento di un idoneo impianto di aspirazione e convogliamento dei fumi della cucina del pubblico esercizio». La cosa provocava gli odori molesti nella palazzina. L’azienda sanitaria Aas 2 ha poi fatto presente che l’impianto deve avere caratteristiche tecniche di idoneità». Così l’ente ritenendo «pregiudizievole» la situazione e stabilendo che «non può perdurare» a fronte dell’esigenza di cura dell’interesse pubblico ha messo l’atto.

All’ordinanza è ammesso ricorso entro 60 giorni dalla notifica o comunque dalla conoscenza dell’atto davanti al Tribunale amministrativo regionale oppure, in via alternativa, ricorso straordinaria al Presidente della Repubblica nel termine di 120 giorni dalla pubblicazione. —

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