Orsoline, «patrimonio da salvare»

A preoccupare non è soltanto la chiusura della scuola elementare delle Orsoline che non avverrà, comunque, prima dei prossimi sei anni. L’inquietudine forse maggiore è legata al destino di quell’immenso patrimonio culturale e storico che è il monastero con tutti beni annessi. Se le suore se ne andranno, che fine farà? Chi lo gestirà? La città saprà farsene carico e valorizzarlo come merita?
Domande che si moltiplicano all’indomani della notizia della chiusura della scuola delle Orsoline. Ad evidenziare queste preoccupazioni è anche l’assessore comunale Francesco Del Sordi che è stato interessato («non direttamente ma indirettamente dalle suore», sottolinea) proprio riguardo alla gestione del patrimonio. «Sì, il Comune si è immediatamente attivato: faremo di tutto per non perdere questo patrimonio inestimabile che non è fatto soltanto di edifici di grande pregio e del parco ma anche di libri, testimonianze culturali, archivi. Quella delle suore è una realtà importante che ha fatto la storia nella nostra città - spiega Del Sordi -: non a caso, sono presenti qui dal 1672 e sono state testimoni dei tanti cambiamenti che hanno interessato Gorizia. Cercheremo di trovare delle soluzioni soddisfacenti. Ci stiamo lavorando».
Del Sordi non lo dice. Ma una via da percorrere potrebbe essere quella di una Fondazione che gestisca, come succede già con il patrimonio Coronini, i beni delle Orsoline. Ieri, sulle pagine di questo giornale, erano arrivate conferme da suor Marcelliana Bortolotto, la coordinatrice della scuola, che aveva comunque smentito le voci di una chiusura imminente della scuola. «Per i prossimi sei, sette anni, la scuola elementare va avanti. Poi, molto probabilmente, chiuderà. Insomma, il provvedimento non è imminente ma a lungo andare». I motivi? «Si va dalla mancanza di denaro alla mancanza di soggetti religiosi - erano state le parole di suor Marcelliana -. Siamo sempre in meno e gli anni passano. Proprio nei giorni scorsi una sorella ha compiuto cent’anni, tutte le altre hanno attorno ai 70. Siamo rimaste in dieci e siamo tutte anziane. Non è facile andare avanti in questa maniera». Senza contare il carico fiscale che anche per le madri Orsoline sta diventando sempre più pesante, soffocante, assillante. Oggi la scuola (molto apprezzata e considerata di gran qualità) conta 208 alunni e 12 insegnanti. Definire storica la presenza delle Orsoline è quasi un eufemismo: è da 341 anni che fanno parte della vita quotidiana della città. «Ai primi di luglio del 1672 è stata aperta la scuola che era riservata alle bambine: da allora le elementari sono rimaste sempre aperte», proseguì suor Marcelliana. Che aggiunge: «Non è il caso di drammatizzare. Ripeto: l’istituzione scolastica non chiuderà da un giorno all’altro».
Da stabilire anche se la chiusura delle elementari coinciderà anche con l’addio alla città. Potrebbe anche essere che le suore restino nel monastero.
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