Ospedale di Gorizia a misura di utente disabile

L'ospedale di Gorizia sempre più a misura di disabile e utenza debole, grazie a 3 progetti pronti a partire nel corso del 2017. Quelli presentati martedì sera dall'Aas2 alla Consulta dei disabili di Gorizia: il progetto "Delfino", il progetto per la figura del "Consulente alla pari" e quello per l'assistenza in sala d'attesa al Pronto Soccorso. Il più rivoluzionario, se vogliamo, è il primo, ispirato all'esperienza analoga sperimentata da un decennio a Mantova. Prevede la realizzazione di percorsi ospedalieri facilitati per le persone con disabilità intellettiva e relazionale: all'interno del San Giovanni di Dio verranno individuati spazi dedicati, dove i soggetti disabili potranno svolgere visite, prelievi o accedere ad altri tipi di servizi in un ambiente pensato per loro, seguiti da personale formato e senza lo stress psicologico e fisico (per loro particolarmente gravoso) di lunghe attese, code o spostamenti nei vari reparti. Il servizio - al quale si potrà accedere attraverso una semplice prenotazione ad un numero verde dedicato, che sarà attivato allo scopo - è destinato a partire nel corso dell'anno, visto che entro l'estate l'Aas conta di individuare gli spazi ed i professionisti, ed avviare la loro formazione specifica. «Quello di Gorizia sarà il primo ospedale in Regione a poter contare su un servizio di questo genere - commenta il presidente della Consulta dei disabili Mario Brancati -, e per noi si tratta di un passo in avanti sostanziale». L'Aas, tra l'altro, per questo e altri progetti potrà contare anche sulla collaborazione del Cisi (come ha assicurato l'altra sera direttamente il nuovo direttore Saverio Merzliak), anche ad esempio per la creazione di un database con le schede e le informazioni su tutti gli utenti disabili. Il secondo progetto è quello per il "Consulente alla pari" da inserire in Riabilitazione. È una figura di consulente, mentore, testimonial e facilitatore - espressa dalle associazioni dei disabili - che verrà inserita nello staff del Dipartimento di Riabilitazione, partecipando alle riunioni tecniche e accedendo poi ai reparti o al domicilio dei pazienti, su richiesta, per potersi confrontare con loro, accompagnarli nel loro percorso, ascoltare le loro esigenze e fare da mediazione con i professionisti dell'Aas. Il progetto è già inserito nel budget e nelle nuove linee guida dell'Azienda. Una terza innovazione, che non riguarda solamente i disabili ma tutti i cittadini, è quella che verrà introdotta a breve al Pronto Soccorso di Gorizia. Utilizzando volontari (adeguatamente formati) provenienti dal mondo dell'associazionismo, verrà istituito un servizio di assistenza e accompagnamento nella sala d'aspetto del Ps. Il tutto per spiegare agli utenti il funzionamento della struttura, aiutarli a comprendere e sopportare i tempi d'attesa. Ma le novità non si esauriscono qui. L'Aas ha allo studio la nuova Carta dei Servizi per la disabilità , che verrà tradotta anche nel linguaggio semplificato per disabili intellettivi con lo standard internazionale "Easy to read", ha inserito nel suo organico una fisiatra, e sta provvedendo all'assunzione di due nuovi psicologi per la disabilità negli adulti.
Marco Bisiach
Riproduzione riservata © Il Piccolo