Ospiti senza medico alla Ieralla «L’AsuiTs non può decidere»
«Nessuna Azienda sanitaria può imporre il medico di famiglia, abbiamo solo l’onere di garantire la possibilità di scelta». I vertici dell’AsuiTs prendono la parola dopo l’articolo uscito ieri sul Piccolo in merito alla situazione di 65 ospiti di Casa Ieralla a Padriciano, che dal 29 novembre non potranno più essere seguiti dalla dottoressa Fiorella Malusà, che andrà in pensione.
«Non è possibile per questa Azienda – spiegano i vertici di AsuiTs – imporre a un medico di medicina generale l’assistenza degli ospiti della struttura, oppure individuarlo tramite bando, essendo un preciso diritto del cittadino scegliere il professionista di fiducia ed onere del professionista prescelto garantire l’assistenza. Si precisa che casi analoghi si sono sempre verificati e sono sempre stati individuati i nuovi professionisti». In realtà alcuni parenti degli ospiti di Casa Ieralla avevano contattato i due medici indicati dal distretto, i quali però avevano declinato l’invito: da qui la richiesta di chiarimenti da parte anche dei vertici della casa di riposo, dove operano già altri professionisti. Per legge nessun medico di medicina generale può avere più di 1.500 assistiti mentre AsuiTs ricorda che «è specificamente garantita l’assistenza a domicilio e, qualora un medico abbia almeno 20 iscritti, una presenza giornaliera del professionista. Se ci sono meno di 20 assistiti il medico sarà presente nella struttura un giorno a settimana. Come accade già in altre strutture vi è la possibilità, per i professionisti, di coordinarsi tra di loro e organizzare in maniera ottimale la loro presenza, così come è possibile individuare professionisti afferenti alla medesima medicina di gruppo».
AsuiTs conferma quindi che non ci sarà alcuna penalizzazione per gli ospiti di Casa Ieralla. «Trattandosi di scelta fiduciaria – spiegano i vertici – nessuna Azienda sanitaria può nominare direttamente il medico di medicina generale, ma ha il solo onere di garantire questa scelta. Per i cittadini residenti nel comune di Trieste vi è un elenco di 132 professionisti, non tutti hanno raggiunto il massimale quindi vi è un’effettiva possibilità di effettuare la scelta tramite i distretti aziendali».
Il direttore di Casa Ieralla, Matteo Sabini, aveva informato della criticità AsuiTs già a partire dalla primavera del 2018 e anche la struttura non può fare molto trattandosi di libera scelta degli ospiti: era stato però chiesto un aiuto attraverso il nuovo Accordo integrativo regionale che consente ai medici di continuità assistenziale, su base volontaria, di effettuare attività di medico di famiglia. Al momento quindi non resta che cercare una risposta nei distretti. —
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