“Overnight” riparte sul camper

Torna domani il progetto di prevenzione per le serate estive dei giovani a rischio sballo
Di Gabriella Ziani

Ricomincia un’estate di feste notturne giovanili e il progetto “Overnight” si rimette di buona lena in amichevole caccia di ragazzini a rischio di sbandamenti alcolici, ma anche sessuali. Il progetto di prevenzione quest’anno cambia pelle. Aveva cominciato con gli autobus per Sistiana, e adesso che si concentra solo in città adotta per la prima volta il camper. A bordo, in piazza Unità per la “movida” urbana, ci saranno a partire da domani gli operatori del Dipartimento delle dipendenze, quelli delle cooperative La Quercia, Duemilauno Agenzia sociale e Reset, i gruppi di Alt e Astra, coordinati da Mauro Codarin. Le iniziative sono in collaborazione con l’Ausonia (dove la festa comincia dopo mezzanotte) e con il vicino Etnoblog, ma sono mobilitati gli infermieri al seguito, il 118, forze di polizia, senza dire degli enti che organizzano e pagano (Azienda sanitaria, Comune, Provincia) e del fatto che tutta la complessa operazione, corredata da volantini e opuscoli informativi sui molteplici rischi da evitare, prende corpo nell’austera sede della Prefettura.

Ieri i tre enti hanno presentato le novità. E ce n’è una che sarebbe molto attesa, ma stenta a diventare concreta. Il piazzale dell’Ausonia e di Etnoblog, in riva Traiana, a Campo Marzio, punto principe di feste e concerti notturni, è totalmente buio. Ed è invaso dai camion turchi pronti a imbarcarsi sui traghetti. La convivenza, nel buio notturno, è quanto di peggio per giovanissimi che sono parte debole. Si sono verificate molestie.

«Sembra che l’Autorità portuale abbia accettato di installare un sistema di illuminazione e telecamere - hanno spiegato ieri il direttore sanitario dell’Azienda sanitaria, Adele Maggiore, e la direttrice del Dipartimento delle dipendenze, Roberta Balestra -, ma sembra impossibile ottenere un minimo spostamento della sosta dei camion». Bisognerà impegnare dunque più polizia.

«Siamo diventati mobili, flessibili - ha detto ancora Balestra -, ci spostiamo là dove ci sono gli eventi, in piazza Unità fino a mezzanotte distribuiremo i nostri materiali. Ma anche i buoni per i taxi». Che sono pagati dalla Provincia. «Abbiamo stampato 1000 tagliandi - ha spiegato l’assessore Vittorio Zollia -, ogni ragazzo non può averne più di 3 per stagione, ma i trasporti possono essere collettivi. L’anno scorso ne sono stati usati 2000. Sia chiaro - ha aggiunto - non è che diamo un passaggio a giovani ubriachi. Per i neo-patentati la quantità di alcol ammessa è zero. Diamo sicurezza». I buoni sono da 5 euro l’uno. Possono averli i ragazzi tra i 16 e i 25 anni. I minorenni con autorizzazione dei genitori.

Ma oltre alla sicurezza “Overnight” dà molto di più. Senza atteggiamenti censori, facendosi accettare per guadagnar fiducia, gli adulti esperti stanano tutti i rischi cui può andare incontro un adolescente “vagante” e poco informato (in caso di “sballi” nonostante, il camper è affiancato da un gazebo per “relax, dialogo e decompressione”): «Siamo un avamposto che semina il dubbio, diffonde notizia dei servizi sanitari, rende responsabili e aiuta la crescita». Da un’indagine sui frequentatori delle notti estive è emerso che il 50% delle ragazzine aveva preso la pillola del giorno dopo. Gli operatori mettono quindi in mano mini-dépliant sulle malattie sessualmente trasmesse, sull’Hiv che è ancora un tabù, sugli “Spazio giovani” ad accesso libero attivi in tutti i distretti sanitari (2000 ragazzi ogni anno), dotati non solo di medico ma anche di wireless per usare Internet liberamente e di luoghi d’incontro dove sostare. Etnoblog ha attivato un Facebook, dove i ragazzi vengono informati sullo spostamento del camper, e possono anche inoltrare domande d’altro tipo. E lo fanno.

In più c’è la bella operazione che continua con successo di trasformare i giovani stessi in “educatori alla pari”. Se ne offrono tanti ogni anno, vengono scelti i più comunicativi, che ricevono adeguata formazione prima di affiancarsi agli adulti. «Andare nei luoghi dei giovani - ha commentato l’assessore comunale alle Politiche sociali Laura Famulari - non è solo riduzione del danno, ma prevenzione e primo contatto con gli operatori socio-sanitari».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo