Palmanova, edifici storici “liberati” dalla burocrazia

di Alfredo Moretti
PALMANOVA
Siglato l’accordo tra il sindaco Martines e la Soprintendenza per gli interventi sugli immobili vincolati della Fortezza. Un altro passo verso il recupero della città stellata nel suo complesso. Nei giorni scorsi, infatti, nel salone d’onore del palazzo municipale di Palmanova, è stata posta la firma sul protocollo d’intesa per lo snellimento degli iter amministrativi che riguardano gli interventi su immobili vincolati nel centro storico. A sottoscrivere il documento sono stati il sindaco Francesco Martines e il soprintendente regionale Luca Rinaldi. Alla firma dell’accordo c’erano anche l’assessore all’Urbanistica, Luca Piani, e la vicesindaco Adriana Danielis.
L’obiettivo, ha precisato Martines, è di arrivare a semplificare le procedure per gli interventi di restauro e ristrutturazione edilizia, recupero e messa in sicurezza degli immobili vincolati attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro costituito dagli stessi firmatari e dalla responsabile dell’Ufficio tecnico comunale, Michela Lorenzon. Il gruppo si riunirà periodicamente per una verifica preventiva sui progetti e sulle opere di ristrutturazione e poi darà il benestare all’apertura dei cantieri e ai lavori. Le azioni del team, oltre a valutare le casistiche d’intervento, consentiranno anche di porre le basi per la prossima revisione del Piano regolatore specifico per il centro storico della Fortezza. «L’accordo tra il nostro Comune e la Soprintendenza è particolarmente importante - ha dichiarato Martines - perché ci consente di poter disporre di strumenti adeguati evitando lunghissime pratiche burocratiche, i vincoli e le difficoltà alle quali devono far fronte privati cittadini, enti pubblici e investitori per intervenire all’interno della Fortezza». Il soprintendente Rinaldi ha precisato che questa procedura di esame preventivo ai fini autorizzativi sia adottata anche altrove quando l’interesse pubblico è prevalente e, specificatamente per Palmanova, questa azione assume un particolare interesse: «La Fortezza - ha ribadito - deve legare il suo sviluppo al turismo culturale. È necessario valorizzare la cinta fortificata e proseguire con determinazione con la pratica per l’inserimento della città nella lista Unesco. C’è anche l’esigenza di dotare la città di un Piano regolatore nuovo, specie per quanto riguarda il centro storico. Ciò - ha concluso il soprintendente - anche in previsione del recupero e riutilizzo delle vaste aree militari già entrate in possesso del Comune o in fase di dismissione».
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