Parcheggi a pagamento dal Bivio a Miramare: bagnanti imbufaliti

La rivoluzione nella gestione dei parcheggi in superficie contenuta nel nuovo piano del traffico andrà a toccare anche una delle zone più care ai triestini, vale a dire una parte del lungomare barcolano. Le strisce blu, quelle che contraddistinguono gli stalli a pagamento, saranno infatti posizionate nel tratto conclusivo di viale Miramare, esattamente nell’area situata tra il bivio ed il Parco del Castello: per la prima volta dunque, triestini e turisti dovranno mettere mano al portafoglio se vorranno parcheggiare l’automobile in quella che, storicamente, è una delle “location” più esclusive della riviera, cuore della balneazione e della “movida” estiva.
Una sorpresa decisamente poco gradita sia dai comuni cittadini, sia dagli imprenditori della zona, tanto che è già partita tra gli “aficionados” una raccolta firme per scongiurare il nuovo provvedimento dell’amministrazione comunale. «E’ una cosa allucinante, una follia - sbotta Giovanni Tosto, gestore del ristorante “La Terrazza”, situato di fronte al Bagno Militare -. Si tratta di un provvedimento che non ha nessun senso e nessuna utilità: non capisco proprio perché sia stato attuato. Prima di mettere in questa zona delle strisce blu, l’amministrazione comunale dovrebbe dare un’occhiata a come si presentano i parcheggi a pagamento del parco di Miramare e si accorgerebbe di quanto siano sottoutilizzati. Stiamo toccando con mano ogni giorno la rabbia dei cittadini, tanto che abbiamo deciso di organizzare una petizione: abbiamo già raccolto un centinaio di firme, ma il numero non conta, perché sono sicuro che firmerebbero tutti, indistintamente. E poi l’assurdità è che questo provvedimento sarebbe attivo tutto l’anno: ci si troverebbe dunque nella situazione paradossale di dover pagare il parcheggio anche fuori stagione, magari solo per pendere un caffè».
Ragionamenti condivisi anche da Marco Salviato, gestore dello storico stabilimento Sticco Miramare. «E’ davvero difficile capire le motivazioni di questo provvedimento - attacca Saviato -. Il prezzo dei parcheggi è sicuramente simbolico, ma fatto in questo modo non porta a nulla. Avrebbe molto più senso allora mettere a pagamento le soste lungo tutta la riviera barcolana, a partire dalla Pineta, così da incentivare l’uso dei mezzi pubblici e delle biciclette. Logica vorrebbe insomma puntare alla creazione di un polo turistico complessivo, iniziando dal parco di Miramare che in questo momento è più simile ad una giungla: a quel punto si potrebbe valorizzare l’intera zona, creando magari un parcheggio sotterraneo lungo il costone. I nostri clienti sono imbufaliti e ci chiedono di avviare una raccolta firme in modo da poter rappresentare le loro ragioni: da parte nostra stiamo valutando il da farsi». Lapidario il commento di Ludovico Donadio, dell’Hotel Miramare: «Credo che ogni provvedimento attuato nell’ottica di una possibile riqualificazione complessiva di una zona, che si presenta chiaramente degradata, ad iniziare dai marciapiedi rovinati, sia comunque da accettare di buon grado e da valutare in modo positivo».
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