Parco Farneto, tracce di riti esoterici

Un enorme pentacolo color viola tracciato con lo spray al centro di un sentiero. Dietro, un enorme albero morto, davanti, un anfiteatro in pietra con un piccolo oscuro anfratto nel mezzo e la scritta ammonitrice: «Voi non potete passare!». Tracce e simbolismi riconducibili a riti di stampo satanico sono comparse nel parco urbano del Farneto. Pietre sistemate in maniera inequicocabile. Altri simboli riconducibili a culti esoterici sono stati scoperti in altre zone del bosco. Indizi supportati da testimonianze di persone che a tarda sera in quelle zone portano il cane a fare i bisogni. Una cornice che desta una certa inquietudine tra gli abitanti del rione.
L'assessore alla Sicurezza nonché vicesindaco di Trieste Fabiana Martini è sull'allerta: «Abbiamo già avviato i controlli necessari per capire meglio chi e cosa abbiamo davanti». Oltre 900mila metri quadrati di superficie, compresi tra il rione di San Giovanni, San Luigi, Melara e Longera. Polmone verde senza uguali per la città. Meta di famiglie con bambini, padroni con i cani e amanti del jogging. È il parco del Farneto, comunemente identificato dai triestini come “il boschetto”. L'area, già salita agli onori della cronaca poche settimane fa per il ritorno dei bracconieri, si trova ora davanti a un fenomeno ancora più inquietante. In uno dei tanti sentieri che caratterizzano il bosco, posto poco sotto lo spiazzo-parcheggio per le automobili in via De Marchesetti, ci si può imbattere in una scena che cozza decisamente con la naturale quiete dell'area: una stella a cinque punte iscritta in un cerchio è stata tracciata con dello spray color viola su una via che collega il Ferdinandeo con il rione di San Giovanni.
In sé il disegno del simbolo pagano-esoterico fatto proprio dai satanisti potrebbe apparire una bravata o una semplice provocazione da parte di qualche giovane annoiato. Ma alzando gli occhi dal pentacolo, non si può non notare a pochi passi la presenza di una sorta di anfiteatro, con un muretto alto circa due metri in pietra, circondato dal verde. Al centro di questo perimetro un buco, non molto grande. Cosa si celerà in quel buio anfratto? Difficile dirlo. Sul muro un'inequivocabile scritta tracciata sempre con lo spray color viola in lingua inglese: “You shall not pass!”, traducibile in italiano con il monito “Voi non potete passare!” A chiudere il cerchio (magico?) di questa cartolina dai contorni poco chiari la presenza dietro il simbolo esoterico di un grosso albero, guarda caso l'unico morto rispetto a tutti quelli vicino...
Insomma, c'è di che suggestionarsi. E non è finita qui. Proseguendo sullo stesso sentiero ci si imbatte una cinquantina di metri più avanti in una capanna in legno. Completamente divelta: tetto scoperchiato, panchine all’interno sfasciate. Un fil di ferro regge uno dei pilastri: certo non un bel vedere, oltre che un potenziale pericolo. «Ho parlato col vicecomandante della Polizia locale per chiedere da subito dei controlli e verifiche, anche durante le ore notturne», ha spiegato il vicesindaco Martini.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo