Parenzana: prima tappa a pedali via mare FOTO

Da Trieste a Portorose, partendo però a bordo del Delfino Verde
In bici a Muggia
In bici a Muggia

Stazione di Trieste, Sant'Andrea: sorgeva qui la prima pietra miliare della Parenzana, il chilometro zero, con incise le lettere TPC (Trieste-Parenzo-Canfanaro: fin lì la ferrovia sarebbe dovuta arrivare). Dopo quattro anni dall'inaugurazione, la stazione di partenza della linea ferroviaria più famosa dell'Istria, nel 1906 fu spostata a Campo Marzio, dove oggi sorge il museo ferroviario di Trieste: da qui, dovrebbe iniziare il nostro viaggio a pedali.

Ma visto che pedalare in città non è particolarmente divertente, e dato che la pista ciclabile inizia a Muggia, abbiamo deciso di rendere l'escursione più rilassante, divertente e addirittura romantica, partendo in motonave!

Caricate le biciclette sul Delfino Verde (che durante tutto l'anno collega Trieste a Muggia e recentemente si è dotato di una rastrelliera che può portare ben 16 bici - http://triestetrasporti.it) lasciamo le rive, ammirando piazza Unità che vista dal mare appare ancora più bella. Arrivati al porticciolo di Muggia, si monta in sella: un paio di chilometri e, come indicato sulla mappa pubblicata la scorsa settimana, si imbocca la pista ciclabile.

Route 2.955.566 - powered by www.bikemap.net

Allo stesso punto comunque si può arrivare via terra: cliccando sul QR code, potete scaricare l'itinerario che dall'attuale stazione dei treni di Trieste (dove potete noleggiare una bicicletta al Bikeways Point di viale Miramare) porta fino all'inizio della ciclabile lungo il Rio Ospo, e poi avanti fino a raggiungere Portorose, prima tappa della nostra Parenzana a puntate.

Un po' di salita per raggiungere Škofije: prima di sconfinare, la ciclabile ritrova il tracciato originale delle rotaie e sfoggia un bel ponticello in pietra, unico ricordo della Parenzana in territorio italiano. Una volta entrati in Slovenia, la pista (quasi sempre asfaltata) vi porterà, seguendo la dicitura D8, a Capodistria, Isola e infine Portorose: lungo il percorso incontrerete la prima stazione a Decani, una delle meglio conservate, ora divenuta casa privata. Ancora Bertocchi, un ponticello per superare il fiume Rižana/Risano e si raggiunge il centro di Capodistria.

La mitica Parenzana rivive a pedali
Una pedalata lungo la Parenzana

Da qui, si pedala fino a Isola su una pista ciclopedonale lungomare; la ciclabile poi lascia la costa e prende la direzione dell'entroterra all'altezza di una stazione di servizio ben riconoscibile perché a fianco troneggia una locomotiva originale della Parenzana!

Ed ecco il primo tunnel: all'uscita, si pedala tra gli orti coltivati e gli ulivi delle campagne di Strugnano fino a raggiungere il secondo tunnel sotto il monte Luzzan, il più lungo di tutto il tracciato, ma ben asfaltato e illuminato.

Allo sbocco, uno splendido scorcio sul mare: dall'alto si vede Portorose, dove conclusi indicativamente i primi 40 km di viaggio ci si può fermare a dormire all'Hotel Tomi, perfettamente attrezzato per i ciclisti. La seconda tappa vi porterà fin quasi a Grisignana: la troverete il prossimo venerdì, sempre #aruotalibera!
 

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