Parte a luglio il “restyling” della fontana dei 4 Continenti

TRIESTE Venne commissionata come emblema della fortuna mercantile triestina, ma la fontana dei Quattro Continenti in piazza Unità di fortuna, in verità, non ne ha goduta tanta.
La sua posizione privilegiata ha finito con attrarre una vasta platea di estimatori, soprattutto negli ultimi dieci anni: vandali, goliardi, ubriachi, neurolabili. Anche gli indipendentisti l’hanno utilizzata per un effimero alzabandiera. L’assessore Elisa Lodi ne ha deplorato l’abuso da parte dei bambini durante il Carnevale.
Il Comune ha preparato un progetto mirato alla straordinaria manutenzione e al recupero di alcune storiche fontane, progetto nel quale i Quattro Continenti, martoriati da passanti desiderosi di farsi notare dalla Soprintendenza e dal Municipio proprietario, detengono un certo ruolo. Il primo luglio battezzerà l’inizio del lavoro restaurativo della fontana, che, oltre a essere da tempo asciutta, si è presa nell’ottobre 2015 una serie di bastonate da un cittadino sessantacinquenne arrampicatosi sopra di essa, equipaggiato con un tubo sfilato dal vicino palco. Ne ebbe a soffrire soprattutto un angelo. Del refitting si occuperà Giovanna Nevyjel, esperta nel recupero di pietre malate e/o ferite: nel suo laboratorio in via della Cereria giacciono i reperti che la chirurgia lapicida dovrà risanare.
«Riassemblaggio delle parti staccate e ricollocamento “in situ” dei frammenti ricomposti - referta la restauratrice - l’intera fontana sarà comunque analizzata, mantenendo e armonizzando dove possibile i rifacimenti pregressi». Dal punto di vista gestionale, l’intervento è seguito dall’affidataria del servizio, cioè AcegasApsAmga, attraverso la Mari & Mazzaroli. Il progetto, condiviso con la Soprintendenza, prevede una serie di interventi: il restauro dell’angelo vittima dell’atto vandalico del 2015, la messa in sicurezza di tutta la parte lapidea mediante consolidamento delle parti instabili, il ripristino delle stuccature ammalorate, la pulizia generale del monumento, il ripristino delle iscrizioni. Il recupero dovrebbe procedere per un paio di settimane.
La fontana ha le sue belle primavere, essendo stata realizzata a metà del 1700 in epoca teresiana: se ne occupò uno scultore bergamasco Giovanni Battista Mazzoleni, cui si deve il “Giovanin” in Ponterosso e il Nettuno in piazza della Borsa. I Quattro Continenti, come documenta inequivocabilmente la denominazione, raffigurano, attraverso allegorie, tratti delle genti che vivevano in Europa, Asia, Africa, America.
A dir la verità, non riscosse unanime consenso e a molti non piacque. Nel 1938, quando Mussolini parlò in piazza Unità, venne smontata e depositata nell’Orto Lapidario. Fu ricollocata in piazza solo nel 1970. —
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