I restauratori “visitano” la fontana dei 4 Continenti, parte il piano di recupero

TRIESTE Sono iniziati ieri i lavori di restauro della fontana dei Quattro Continenti di piazza Unità. La prima fase dell’intervento, che prevede una spesa di 30 mila euro e si protrarrà per almeno un mese, ha preso il via con un sopralluogo dei professionisti della Nevyjer Restauri d’Arte con quelli della Soprintendenza. L’obiettivo è quello di mitigare gli effetti dell’erosione della superficie causata dagli agenti atmosferici, ma soprattutto di porre rimedio ai danneggiamenti procurati dai ripetuti atti vandalici. Sarà occasione anche per il restauro delle incisioni storiche, ormai consumate e poco visibili. Al centro dei primi accertamenti, lo stato di salute del gruppo scultoreo. Negli anni, i pezzi staccati sono stati in parte recuperati, tranne quelli che cadendo a terra si sono frantumati.
Ora è iniziata un’attenta verifica dei punti dai quali si sono staccati quei pezzi. Un lavoro che viene fatto in parte direttamente in piazza Unità, in parte in laboratorio. I tecnici dovranno capire quali siano i margini di recupero delle parti mancanti. «Contemporaneamente – spiega Giovanna Nevyjel, titolare della ditta di restauro che sta operando sulla fontana – valuteremo lo stato di salute del gruppo scultoreo, con un intervento di preconsolidamento, valutando se ci sono punti che vanno messi in sicurezza e rilevando eventuali fessurazioni». È un lavoro certosino, minuzioso, che i restauratori e la Soprintendenza valuteranno passo passo. Si provvederà pure al lavaggio dell’intera superficie lapidea e all’eliminazione dei residui d’incrostazione, e poi con bisturi e scalpelli si procederà alla rimozione e alla ridefinizione delle stuccature.
Solo in un secondo momento, con la successiva fase dell’intervento per la quale servirà investire altre risorse, sarà possibile procedere con la ricomposizione del gruppo scultoreo tramite il fissaggio dei frammenti precedentemente assemblati in laboratorio e ancorati in situ con perni di fibra di vetro, e con la ricostruzione ex novo delle parti mancanti.
La fontana, opera del 1751 dell’architetto Giovanni Battista Mazzoleni, è stata più volte presa di mira dai vandali. Nel 2014 venne staccato l’avambraccio di una delle figure, nel 2015 un 65enne si arrampicò sul monumento danneggiando l’angelo. Il restauro, di competenza dell’ente gestore delle fontane in città, AcegasApsAmga, in stretto coordinamento con l’area Lavori pubblici del Comune e la Soprintendenza, s’inserisce in più ampio progetto per riqualificare la funzionalità delle fontane monumentali. A quello davanti al Municipio «seguirà l’intervento di Barcola e poi di piazza della Borsa», specifica l’assessore Elisa Lodi: «Indicativamente, a inizio estate completeremo il piano previsto». Per la parte strutturale dei lavori interverrà la Mari & Mazzaroli.—
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