Parte da San Giacomo la campagna elettorale dei seguaci di Calenda



Entrano in “azione” i triestini seguaci di Carlo Calenda, che ieri mattina si sono dati appuntamento in Campo San Giacomo per esporre le proprie idee e ascoltare gli abitanti del rione. L’iniziativa del gruppo provinciale di Azione preme proprio sui mercati delle piazze, luoghi aperti e “gettonati” nel sabato mattina dai cittadini che magari vanno a fare la spesa o passeggiano con i propri figli: «Pensiamo che chi decide di fare politica a un certo punto debba metterci la faccia, come noi che abbiamo appena cominciato», ha spiegato la referente provinciale di Azione Daniela Rossetti, aggiungendo: «Dobbiamo parlare con le persone, incontrarci con loro, sentire quali sono le loro esigenze e poi ovviamente offrire le nostre proposte». Da questi propositi ecco l’iniziativa “a puntate”, procrastinata leggermente a causa della crisi sanitaria, ma già in programma per tutti i prossimi sabati di febbraio: il gazebo di Azione sarà infatti presente in piazza Hortis, in piazza Garibaldi, in piazza Foraggi e infine in piazza Ponterosso. Il gruppo triestino mira al «confronto come strumento per riappropriarsi della rappresentanza», rivolgendosi direttamente ai cittadini e «ascoltando le problematiche quotidiane legate ai rioni, alle condizioni della città, ai servizi che ci sono e a quelli che possono essere perfezionati».

L’ennesimo cedimento in Strada del Friuli e l’attesa manutenzione della galleria di piazza Foraggi sono solo alcune delle problematiche ribadite da Azione in vista delle elezioni amministrative, il banco di prova anche per il gruppo triestino di Calenda, che intende «riportare serietà e competenza nel mondo della politica». La ricetta in pillole? «Tecnologia green con il 5G, mezzi di trasporto elettrici e manutenzioni straordinarie delle ciclabili», ma anche «più attenzione alle famiglie con un aumento dei posti negli asili nido e la creazione di uno sportello unico che semplifichi le relazioni», e ancora «maggiore attrattività del territorio grazie al rilancio del tram di Opicina e alla trasformazione dell’ex gasometro in palestra d’arrampicata». Infine «più investimenti per start-up, più agevolazioni e più riqualificazioni delle case Ater».—



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