Partenza in discesa Il mix storia-politica cattura gli studenti

I liceali del Dante Alighieri, a Gorizia, si fanno stregare dal fascino della storia e dal tema, sempre attuale, della politica. Per la prima prova dell’esame di Maturità 2018, il tema di italiano, sono stati molti gli studenti del liceo classico di viale 20 settembre a optare per il saggio breve di ambito storico-politico sul rapporto tra massa e propaganda, che dava modo ai candidati di spaziare in fondo su ampia parte della storia del Novecento e, perché no, pure sull’attualità. Forse anche per questo la traccia è piaciuta, ed è sembrata più percorribile delle altre che, in ogni caso, non hanno spiazzato i maturandi goriziani come era accaduto altre volte in passato.
Ampiamente previste, e confermate, erano ad esempio le proposte sui settanta anni della Costituzione o sulla figura di Aldo Moro. Sta di fatto che in una torrida giornata ormai pienamente estiva nel bel cortile di fronte alla scuola si respirava un’aria piuttosto rilassata, dopo il primo e inevitabilmente emozionante impatto con l’esame. Incontriamo Aurelia Guarini e Sara Busato, compagne della 5B, mentre attendono l’autobus, confrontandosi sulla prova appena affrontata. «Io ho scelto il saggio storico-politico, e spero di aver fatto un buon lavoro – racconta Aurelia –. Anche le altre tracce erano fattibili, ma mi sentivo più tranquilla con questa. Fino a ieri ero davvero nervosissima, ma ora il ghiaccio è rotto, e credo che le simulazioni dell’esame ci abbiano preparato a dovere». Aurelia tra qualche mese vorrebbe iniziare a studiare Scienze agrarie a Udine, mentre Sara, che abita a Fiumicello, in attesa di sciogliere i nodi sul suo futuro passerà qualche giorno di vacanza a Roma. «Ovviamente prima di tutto devo pensare all’esame, però – spiega –, e per cominciare ho scelto l’analisi del testo di Bassani. La tesina? Ho provato ad approfondire il tema della divinazione, che mi affascina pur restando un po’ scettica sulla questione».
Seduta all’ombra per qualche minuto, prima di rientrare a casa, c’è invece Ludovica Zuliani, della 5A, che ha sviluppato un saggio di ambito letterario sul tema della solitudine: «L’ho scelto seguendo il mio istinto – racconta –, perché sentivo che sarebbe venuto bene. Non voglio sbilanciarmi, ma sono soddisfatta». Stesso tema pure per la sua compagna di classe Giorgia Sansa, che se deve immaginare il suo futuro pensa a un ruolo nella diplomazia, e dall’autunno studierà Scienze politiche a Forlì, «lontano da casa perché sento il desiderio e la necessità di vivere un’esperienza autonoma», spiega. «Ora sono un po’ preoccupata per la prova di Greco, ma spero anche che il vocabolario mi dia una mano», scherza Giorgia mentre si allontana da scuola con l’amica Leyla Aiani, che invece ha scritto un tema su massa e propaganda. «Era l’argomento che più mi stimolava – ammette, lei che tra qualche settimana, ad esame archiviato, sarà al sole della Spagna assieme ad alcune compagne di classe –, mi sono concentrata sulla storia italiana del Novecento e sugli anni del fascismo. Sono serena, anche se più degli scritti temo l’orale, che potrebbe proporre situazioni, argomenti e domande imprevedibili». Tra tante ragazze, anche un liceale, il goriziano Simone Marcocig, che ripensa al suo tema mentre libera la bicicletta per tornare a casa: «Anch’io ho scelto il saggio breve storico-politico, provando a riflettere su come la propaganda, nel corso della storia, sia riuscita ad influenzare l’opinione pubblica – racconta –. La storia mi piace molto, così come la politica, e per questo sono indeciso tra Storia e Scienze Politiche, per l’università. Al futuro però penserò tra qualche giorno...».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo