Partita la corsa al riciclo online per i regali di Natale sgraditi

Abbigliamento, telefonini, giocattoli, attrezzature sportive, completi intimi, orologi, bigiotteria e oggettistica per la casa. Come ogni anno i triestini cercano di liberarsi online dei regali indesiderati a Natale, finiti in questi giorni su Facebook, aste web e siti di compra vendite.

Si va dalle taglie sbagliate al dono per cui si evidenzia, senza mezzi termini, come sia “sgradito”. Le giornate da zona rossa, con la chiusura forzata in casa, hanno consentito a tanti di dedicarsi al riciclo già dal pomeriggio di Natale.

Molti si sono affidati ai social, ai gruppi privati o alla piattaforma marketplace. Misure errate per scarpe, maglioni, abiti e soprattutto per l’abbigliamento dei bambini, proposto in quantità, forse per la mancata voglia di recarsi nei negozi per effettuare il cambio o per il desiderio di monetizzare il pacco scartato, per cui spesso si indica come sia “nuovo, ancora con l’etichetta”.

Meno presenti i regali “ce l’avevo già”, piazzati online perché doppi, come qualche giocattolo per bambini e pure alcuni smarthpone. Chi non vuole servirsi di internet per riciclare gli oggetti ricevuti, trova su alcuni siti veri e propri vademecum, per riproporre i doni ad altre persone, senza essere beccati.

Al primo posto un consiglio semplice ma efficace, cambiare la carta da regalo, che poi se è abbinata a un bigliettino di auguri personale smaschera subito il malcapitato di turno. Sempre sul web poi, sono tanti i triestini che non hanno apprezzato il pensiero di amici e parenti per il Natale 2020 e lo spiegano apertamente nelle descrizioni degli oggetti in vendita. C’è chi cerca di vendere attrezzature e gadget per la casa, come un bollitore o alcune tazzine, mentre sul fronte di abbigliamento e accessori spuntano una curiosa borsa a forma di palla colorata, ma anche orecchini, un orologio, un completo intimo da uomo, un cappellino con il frontino, e ancora borse, scarpe e giubbotti.

E pure un set per la depilazione. Anche per questo, come per gli altri, si sottolinea come si tratti di un “regalo non gradito”. Forse il messaggio del dono non era proprio azzeccato. —



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