Partita la cura ricostituente degli alberi monumentali

Per piante o alberi monumentali si intendono vegetali di particolare valore paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale, in genere ufficialmente repertoriati per alcune loro particolarità. Hanno visto davvero tanti fatti storici, a partire da due guerre mondiali che a Gorizia, più che altrove, hanno lasciato segni indelebili.

Alcuni di questi alberi sono nell’elenco specifico del Friuli Venezia Giulia. E, grazie a un contributo regionale, sono e saranno sottoposti a particolari trattamenti per mantenerli in salute ed evitare loro qualsiasi danno. Gli ultracentenari “verdi” sottoposti a questi interventi sono stati e saranno la magnolia grandiflora che si trova ai Giardini pubblici, e i platani Acerifoglia che si trovano nel Parco comunale e nell’area del Teatro tenda, vicino al castello.

I trattamenti previsti, che costeranno complessivamente circa 20 mila euro, prevedono la potatura e la sistemazione degli apparati radicali, la cura delle ferite, consolidamenti, interventi di carattere biologico ma anche installazioni di steccati e recinzioni per tutelarne l’incolumità e addirittura di parafulmini.

Come spiega Pierpaolo Pischiutta, responsabile del Verde Pubblico del Comune, «si tratta di piante che, proprio per il loro importante valore storico e affettivo vengono particolarmente seguite e nel contributo che abbiamo ricevuto sono previsti anche incontri pubblici in cui si parlerà delle piante monumentali goriziane». Fra queste, particolarmente famoso è il gelso di San Rocco, situato fra via Lantieri e via Lunga, che, come racconta Vanni Feresin, direttore della rivista “Borc San Roc”, venne piantato il 12 novembre del 1903 dal sanrocchese Michele Zotti. «La sua funzione era quella di segnare il confine fra le proprietà agricole della famiglia dei conti Lantieri da una parte, e dei baroni Sembler dall’altra. A Gorizia questo ruolo veniva assegnato ai gelsi, o morari, mentre in altre regioni ci si affidava alle querce o ai cipressi. Quest’albero ha davvero assistito ai gradi eventi della nostra città, considerando che accanto ad esso vennero costruiti dei bunker durante la guerra e, poi ci furono le trasformazioni della viabilità, lo spostamento della fontana e tante altre cose. Insomma, è il silenzioso testimone di tanta parte della nostra storia, fa parte di noi e vogliamo che continui ad essere il simbolo del nostro quartiere».

Tra i requisiti che vengono presi in considerazione per definire monumentale un albero possono esser citati: dimensioni: la pianta deve avere dimensioni molto grandi per la specie oppure maggiori rispetto agli altri individui della stessa specie presenti nell’area esaminata; longevità: in qualche caso, piante vecchissime possono non raggiungere dimensioni eccezionali; se si riesce a sapere o capire che una pianta è molto longeva, essa va considerata monumentale; requisiti storici: sono da considerare monumentali tutte le piante legate ad un evento storico rilevante; rarità: una pianta, o un gruppo di piante, molto rare in generale oppure in un certo territorio, hanno un grande valore biologico; requisiti paesaggistici e storico-architettonici (complessi monumentali). —

Fra.Fa.

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