Partita l’avventura della Tesla

A Grado l’equipaggio con il barone Bianchi ha piantato i due pini: «Un futuro migliore per i tuoi figli»
Di Antonio Boemo

GRADO. «Un futuro migliore per i tuoi figli». È il messaggio dell’equipaggio italiano che l’altra sera ha iniziato la grande avventura del giro del mondo in 80 giorni con un’auto elettrica cento per cento. Appello non solo espresso, ma anche inciso su una targa posta vicino ai due pini marittimi che hanno messo a dimora a Grado. Il barone Federico Bianchi (pilota), la figlia Carolina (responsabile comunicazioni) e Gianluca Baronchelli (copilota e fotografo) hanno deciso, infatti, a dimostrazione che ormai tutto è possibile all’insegna dell’ecologico, che il consumo che gli aerei faranno per trasportare le auto oltreoceano venga compensato con la posa di alberi. I primi due li hanno impiantati sull’Isola, gli altri nelle località dei 20 Paesi dove transiteranno percorrendo circa 26mila chilometri. Uno dei due alberi è stato ubicato nel Giardino del Gazebo, a ridosso delle Ville Bianchi realizzate fra il 1900 e il 1902 dal barone Leonardo Bianchi (costruite dall’impresa Miniussi di Ronchi dei Legionari). Ecco, dunque, uno dei riferimenti che collega la scelta del team italiano di partire da Grado. L’aspetto più rilevante è che il barone Federico Bianchi è nato proprio dall'Isola («son un mamolo de Gravo», ha detto).

Altra interessante annotazione rilevata dal presidente della Git, Alessandro Lovato, è che attualmente il barone Bianchi abita con la sua famiglia a Vienna, città da sempre legata a Grado. Lovato ha ricordato che un tempo per venire a Grado c’era il treno diretto. Oggi si viene invece non solo con l’auto elettrica ma anche in bicicletta, attraverso la Ciclovia che dall’Austria porta a Grado.

L’iniziativa è stata presentata davanti alla Spiaggia dell’Imperatore, nel Giardino del Gazebo, dove l’equipaggio italiano, ha impiantato l’altro albero, con tanta gente curiosa non solo ad ammirare la Tesla con la quale attraverseranno il globo, ma anche per fare una lunga serie di domande all’equipaggio. La presentazione è viaggiata sui binari della storia e dell’ecologia. «È qui che i sogni prendono forma - ha detto il consigliere regionale e presidente della Commissione turismo della Regione, Alessio Gratton -, è qui che i racconti diventano realtà: ciò che presentiamo oggi è l’esempio di come la volontà di persone con una visione più ampia e all’avanguardia danno vita al cambiamento». Ha poi affermato che con questa iniziativa sono state riunite tre idee, quella di Elon Musk, visionario inventore sudafricano, pioniere nell’applicazione della Green Energy alla vita di tutti i giorni e quella di Julius Verne che ha fatto sognare generazioni di lettori con il libro “Il giro del mondo in 80 giorni”. Un libro che, per Gratton «ora prende vita, sempre sfruttando l’energia pulita». E ancora, l’intuizione del barone Leonardo Bianchi «che ci ha donato il complesso delle Ville Bianchi, ora ristrutturate e fiore all’occhiello della nostra comunità. Qui si evince - ha concluso - l’attitudine di Grado all’innovazione, alle sfide e al rispetto per l’ambiente e il territorio». Un saluto è stato portato anche dall’amministrazione comunale con il neo eletto consigliere Claudio Gaddi, il quale ha ricordato come sua nonna abbia lavorato proprio alle Ville Bianchi. Nel corso della presentazione è stata posta in evidenza un’altra coincidenza: il libro di Verne è stato dato alle stampe per la prima volta nel 1873 data per la quale si fa riferimento alla nascita a Grado dell’Ospizio Marino e di seguito con la stazione balneo-curativa e la legge ufficiale promulgata da Francesco Giuseppe. Da qui è partita la vera “avventura” turistica di Grado e proprio dall’Isola del Sole è partita, per l’equipaggio italiano, l’avventura attorno al mondo con la loro Tesla elettrica. La partenza ufficiale del giro del mondo è in programma giovedì alle 13 di Barcellona (mezzogiorno di Londra dove Verne ha ambientato il libro; il via sarà dato dal suono, in diretta, del Big Ben).

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