Passeggera non paga la corsa e fa a pezzi l’interno del taxi

Ha fatto a pezzi l’interno del taxi in cui si era asserragliata. Approfittando dell’uscita del conducente che aveva lasciato inserite le chiavi sul blocco di avviamento, la giovane donna ha chiuso le...

Ha fatto a pezzi l’interno del taxi in cui si era asserragliata. Approfittando dell’uscita del conducente che aveva lasciato inserite le chiavi sul blocco di avviamento, la giovane donna ha chiuso le porte e ha iniziato lo smantellamento. Dall’esterno il conducente intanto urlava, chiedeva invano aiuto per salvare la sua auto.

La passeggera ha divelto lo specchio retrovisore, si è avventata sulla radio e sul microfono, sugli occhiali e sulla macchina fotografica, sulle alette proteggisole e su altri componenti dell’arredamento. Quando il figlio del tassista ha consegnato al padre le seconde chiavi, erano ormai trascorsi una decina di minuti e il disastro era compiuto. In via Udine poco dopo sono arrivati anche i carabinieri che visto lo stato di profonda agitazione della donna nata nel 1975, hanno deciso di farla trasportare all’ospedale dove la passeggera è stata accolta e sedata.

«Non ho mai visto nulla di simile. Non ricordo di altre nostre macchine devastate volontariamente dai passeggeri, com’è accaduto a questa Toyota Verso in via Udine», ha affermato Mauro De Tela, leader della maggiore organizzazione dei tassisti che operano sul mercato triestino.

Il proprietario della Toyota ha presentato denuncia per tentare di ottenere un adeguato risarcimento dei danni subiti. Va aggiunto che non ha ricevuto un centesimo per la corsa effettuata da via dell’Istria a via Udine. La giovane donna al centro di questa vicenda aveva dovuto abbandonare l’alloggio in cui trovano accoglienza tanti triestini rimasti senza casa. Era visibilmente scossa e aveva chiesto l’intervento di un taxi per essere trasportata in via Udine, dove suor Gaetana gestisce un alloggio per conto della Comunità di San Martino al Campo.

«Ho i soldi necessaria pagare la corsa, non si preoccupi» aveva detto al tassista per rassicurarlo. Lui si era fatto rassicurare. Arrivati in via Udine i soldi non c’erano più. «Me li porta subito il mio compagno» aveva aggiunto la passeggera. Ma dopo un’attesa di mezz’ora il compagno era ancora lontano. Un fantasma. Il tassista è allora sceso dall’auto, ha dimenticato le chiavi e si è compiuto il disastro.

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